MILANO (Reuters) - Banca Mediolanum valuterà con serenità il destino della propria partecipazione del 3,3% in Mediobanca e non necessariamente uscirà dall'istituto a causa di un eventuale cambio di governance.

Lo ha detto l'AD Massimo Doris in una anticipazione dell'intervista che sarà pubblicata giovedì sull'inserto del Il Messaggero, ribadendo di non essere interessato ad una fusione con l'istituto di Piazzetta Cuccia.

"Con lo sfilacciamento del patto (di Mediobanca) e l'arrivo di due nuovi importanti azionisti come Del Vecchio e Caltagirone la stabilità dell'istituto potrebbe assumere inclinazioni diverse", dice Doris nell'intervista a Molto Economia, del Messaggero.

"Perciò preferiamo avere mani libere", aggiunge l'AD spiegando la logica che ha portato il gruppo a riclassificare la quota in Mediobanca da 'strategica' a "held to collect and sell'.

"Il che non significa che usciremmo solo a causa dell'eventuale cambio di governance; semplicemente avremmo la possibilità di valutare più serenamente la novità e assumere decisioni più ponderate", dice.

(Andrea Mandalà, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)