ROMA (MF-DJ)--Tra gli istituti di credito cresce la voglia di aggregazioni, ma per Banca Mediolanum il futuro è stand alone. Lo ha detto Massimo Doris, a.d. di B.Mediolanum, in un'intervista al Sole 24 Ore, parlando di come immagina la banca tra 10 anni. "La vedo più grande, cresciuta in modo organico, da sola", ha precisato il banchiere.

A proposito dei movimenti in corso tra le banche, Doris ha precisato che "oltre ad amare la nostra indipendenza, amiamo il modo con cui facciamo le cose. Per salvaguardarlo è necessario mantenere il controllo della banca. Certo sappiamo che un nostro ingresso in un gruppo retail, o nella Mediobanca di turno, porterebbe grandi benefici a chi ci incorpora. Ma a noi no".

"Le dimensioni sono un must per le banche generaliste: il nostro caso, come ad esempio quelli di Fineco o Banca Generali, dimostrano chiaramente che se hai una identità chiara non c'è bisogno di aggregarsi per crescere ed evolvere", ha messo in evidenza Doris.

Parlando di Mediobanca e dell'eventualità che possa procedere a un'aggregazione, "nulla è per sempre. Tutto evolve, e vale anche per

Mediobanca. Ma in questo processo la banca è sempre cresciuta. Nel

frattempo sono cambiati gli interessi dei soci storici e ne è arrivato

uno importante come Leonardo Del Vecchio, che potrebbe chiedere una

sterzata: è per questo che noi abbiamo spostato la quota tra le

partecipazioni cedibili", ha precisato l'a.d. di Banca Mediolanum. "Finora Del Vecchio ha dato fiducia al piano del management e noi siamo rimasti a bordo, quando capiremo quale direzione abbia in testa per l'istituto valuteremo come muoverci", ha puntualizzato il banchiere spiegando che fino ad ora non c'è stato alcun confronto con Del Vecchio.

gug

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May 28, 2021 05:01 ET (09:01 GMT)