ROMA (MF-DJ)--Continua il lavoro sui conti di Carige per rispettare i tempi e arrivare entro la metà di febbraio all'offerta vincolante da parte di Bper.

Lo scrive Repubblica Genova aggiungendo che la banca guidata dal ceo Piero Montani ha fretta di chiudere l'accordo, per poter inserire al proprio interno sportelli e professionalità di Carige e dare così vita a una realtà integrata e rafforzata nei presidi territoriali in cui opera. L'attenzione è massima su ogni fronte, a cominciare da quello sindacale che ha chiesto prioritaria attenzione sulla futura organizzazione del lavoro nel caso la " business combination" dovesse andare a buon fine.

La presenza sinergica nelle regioni di riferimento sembrerebbe scongiurare sovrapposizioni, almeno secondo quanto filtra dal dossier allo studio della banca emiliana, ma questo sarà di certo un tema oggetto della trattativa sindacale. Per il momento, però, tiene comprensibilmente banco il confronto serrato sui numeri. La due diligence che Bper sta svolgendo in via esclusiva sui conti di Carige consentirà di capire nel dettaglio come agire in futuro e quindi come tarare l'offerta vincolante da sottoporre all'azionista di riferimento della banca ligure, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, titolare dell'80% del capitale. L'offerta verrà poi esaminata dal consiglio del Fondo e, in caso affermativo, si potrà procedere con gli altri passi dell'operazione. Bper chiede che prima del passaggio delle azioni, sia il Fondo ha rafforzare ulteriormente il capitale di Carige, con un intervento sul capitale di 530 milioni di euro.

A metà mese si vivrà un passaggio decisivo di questa vicenda che potrebbe addirittura accelerare rispetto alle scadenze annunciate. Ci sono però altre due tappe fondamentali in questo percorso che può portare all'alleanza. L'8 e il 9 febbraio, infatti, Carige e Bper esamineranno i conti degli esercizi 2021. Prima di allora è impensabile quindi che si possa arrivare all'offerta vincolante. Ma già nei giorni successivi potrebbero esserci novità significative. Dopo la formulazione dell'offerta, toccherà quindi al Fondo pronunciarsi e in caso affermativo partirà il rafforzamento di 530 milioni a suo carico. Il passaggio successivo è rappresentato dal passaggio delle quote. A titolo gratuito (costo simbolico di 1 euro) a Bper passerà la quota del Fondo ( 80%) e quella di Ccb (8,3). A questo punto Bper potrà lanciare un'offerta pubblica di acquisto sulle azioni rimanenti, quotate in Borsa, al corrispettivo di 0,80 euro per azione. La spesa prevista per la banca emiliana (l'unica in tutti questi passaggi appena indicati) è attorno ai 70 milioni di euro. Soltanto a questo punto potrà iniziare la nuova vita di Carige, coincidente con il nuovo passaggio di capitale, il quarto in sette anni.

E sempre sul fronte Carige, intanto, inizia oggi il periodo di esercizio dei warrant Banca Carige 2020- 2022, assegnati nel contesto dell'operazione di rafforzamento patrimoniale approvata dall'assemblea degli azionisti il 20 settembre 2019, data in cui ci fu appunto la sottoscrizione dell'aumento di capitale da 700 milioni da parte di Fitd e di Ccb. I warrant saranno esercitabili, estremi inclusi, nel periodo di esercizio compreso da oggi alla fine del mese di febbraio. In questo periodo sarà quindi possibile sottoscrivere azioni ordinarie di Banca Carige mediante l'esercizio dei warrant, nel rapporto di una azione di compendio ogni mille warrant posseduti ed esercitati tenuto conto del raggruppamento delle azioni ordinarie divenuto efficace dal 14 dicembre 2020, secondo il rapporto di una nuova azione ordinaria per ogni mille azioni ordinarie esistenti. Il prezzo di esercizio per ogni azione di compendio e' pari a 0,3807 euro.

pev


(END) Dow Jones Newswires

February 01, 2022 02:04 ET (07:04 GMT)