MILANO (MF-DJ)--"Esattamente come nel procedimento che nell'ottobre 2020 ha portato alla condanna a sei anni di reclusione degli ex amministratori di Banca Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, per la falsa contabilizzazione dei derivati, con una monumentale relazione di circa seimila pagine i periti Gian Gaetano Bellavia e Fulvia Ferradini, nominati dal Gip del Tribunale di Milano, Guido Salvini, hanno confermato la piena correttezza di tutti i nostri rilievi sull'occultamento di ingenti perdite su crediti (ben 11 miliardi nel solo periodo 2012-2015) tenute nascoste ai soci ed al mercato prima di ogni aumento di capitale. La perizia ha permesso di stabilire che la violazione dei principi contabili non ha riguardato solo il periodo 2012-2015 (Profumo/Viola) ma anche la successiva gestione 2016-2017 sotto la guida del nuovo a.d. Marco Morelli".

Lo ha affermato Giuseppe Bivona, fondatore di Bluebell Partners, azionista di B.Mps.

"Dalla perizia è infatti risultato che al 31 dicembre 2016, Mps aveva un patrimonio netto di soli 3,5 miliardi rispetto al valore riportato a bilancio di 6,4 miliardi: questo vuol dire che contrariamente a quanto rappresentato dalla Bce allora guidata dal Presidente Mario Draghi con lettera del 28 giugno 2017, Mps all'epoca non rispettava affatto i requisiti minimi di capitale quale condizione necessaria per ottenere dalla Commissione Europea il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale (8,3 miliardi di cui 5,4 miliardi versati dallo Stato) nell'estate 2017. La perizia Bellavia/Ferradini ha preso atto che la Bce al termine di un'ispezione terminata al 17 marzo 2017 - ovvero prima della rappresentazione sulla solvibilità della banca trasmessa alla Commissione Europea a giugno 2017 - era al corrente «della necessità di appostare maggiori accantonamenti 7547 milioni".

"I periti Bellavia e Ferradini - prosegue Bivona - non hanno mancato nemmeno di censurare le conclusioni di Roberto Tasca e Laura Castelli consulenti dei sostituti procuratori Stefano Civardi, Giordano Baggio e Mauro Clerici che esattamente come nel procedimento derivati che ha visto Profumo e Viola condannati, avevano chiesto l'archiviazione per gli indagati e addirittura il 16 marzo 2020 avevano persino formulato al Gip Salvini la richiesta di revocare l'incarico ai periti Bellavia e Ferradini. Bellavia e Ferradini hanno invece confermato la correttezza delle conclusioni di Eugenio D'Amico consulente dei Fondi Alken autore di una perizia sull'errata contabilizzazione dei crediti versati negli a del procedimento.

red/cce

MF-DJ NEWS

0710:51 mag 2021

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May 07, 2021 04:52 ET (08:52 GMT)