MILANO (MF-DJ)--È pronto ad aprirsi ufficialmente un nuovo capitolo per Sansedoni, la storica società immobiliare senese, partecipata da Fondazione Mps, Banca Mps e dalla cooperativa emiliana Unieco, che a settembre, grazie all'intervento di Sagitta sgr (gruppo Arrow Global), ha ottenuto l'omologa del concordato preventivo da parte del Tribunale di Siena.

Nei scorsi giorni, come MF-Milano Finanza è in grado di anticipare, è partita ufficialmente l'operatività del fondo immobiliare Sgt Sansedoni, gestito da Sagitta e che vede l'iniezione di nuova finanza per 13 milioni complessivi, che garantirà i capex necessari al miglior riposizionamento degli immobili, dando così il via al nuovo percorso teso alla valorizzazione del portafoglio immobiliare a vantaggio dei creditori ipotecari, ora divenuti sottoscrittori del fondo. «La partenza delle operatività del fondo rappresenta non solo un esempio innovativo di gestione di crediti Utp delle banche, ma segna ufficialmente il cambio di rotta con la storia passata e avvia il nuovo piano industriale» ha dichiarato Claudio Nardone, ad di Sagitta, sottolineando come «l'obiettivo è dismettere gli immobili entro 5 anni creando l'occasione per gli investitori di vedere crescere il recovery del proprio credito». In questo senso, già dalle prime stime effettuate (leggermente conservative), il valore degli 11 immobili che compongono il perimetro della società senese è passato dagli iniziali 34 milioni agli attuali 54,2 milioni, rendendo bene l'idea della massimizzazione che si intende avere rispetto alle valutazioni raggiungibili tramite una procedura giudiziale.

Nei prossimi mesi saranno poi definite le strategie sui singoli immobili, sui quali si agirà anche tramite lavori di adeguamento su aspetti amministrativi e urbanistici, ma alla porta si stanno già bussando alcuni investitori (soprattutto locali) interessati a entrare in possesso degli asset. Certo la strategia non potrà essere identica per tutti, considerando la varietà degli asset distribuiti tra Roma, Milano e Lucca (per citarne alcuni), anche se per un buon numero si tratta di immobili con destinazione uffici. Quanto all'operazione post omologa, questa si è strutturata su più livelli. In primo luogo si è proceduto alla scissione di Sansedoni per trasferire gli asset immobiliari in un nuovo veicolo societario (PropCo), fase a cui poi è seguita la conversione dei debiti ipotecari detenuti dalle banche in capitale di PropCo. Lo scorso 17 novembre, poi, le banche ipotecarie hanno apportato le quote della PropCo al fondo Sgt Sansedoni, in cambio di quote del fondo immobiliare, momento seguito dalla sottoscrizione di nuovo capitale del fondo per 13 milioni complessivi da parte di Fondazione Mps (3 milioni) e di Arrow Global (10 milioni) da destinare principalmente alla realizzazione di capex sugli immobili.

fch

(END) Dow Jones Newswires

November 23, 2021 02:03 ET (07:03 GMT)