Mps segnala in una nota di aver migliorato i coefficienti patrimoniali grazie alle azioni di capital management, al focus sui crediti garantiti e al rinvio dell'aggiornamento dei modelli interni. Il Cet1 transitional a fine marzo è al 12,2%, sopra il livello dell'8,7% indicato nello Srep 2021. Non è incluso in questo ratio l'utile di periodo.

A fine marzo è emerso un eccesso di capitale a livello di Tier1 superiore a 700 milioni rispetto allo shortfall di 300 milioni che era stato inserito nelle stime del capital plan.

Considerato il piano strategico al 2025, la previsione è di uno shortfall inferiore al miliardo a fine marzo 2022 non a livello di Cet1 ed entro i limiti del capital conservation buffer, dice la banca.

"Nonostante la riduzione dello shortfall atteso, al momento le stime di rafforzamento patrimoniale per 2,5 miliardi di euro non sono state riviste, in attesa di conoscere gli esiti degli stress test che saranno comunicati al mercato nel prossimo mese di luglio", si legge nella nota.

Inoltre Mps spiega che in attesa di verificare l'esito del confronto con la Dg Comp, "si ritiene che l'operazione di rafforzamento patrimoniale, inizialmente ipotizzata per il terzo trimestre 2021, possa avvenire nel quarto trimestre del 2021 o nel primo semestre del 2022".

Il gross Npe ratio, rapporto tra crediti deteriorati al lordo delle rettifiche e il totale crediti, è stabile al 3,5% con la copertura del portafoglio crediti non performing cresciuta di 130 punti base rispetto al quarto trimestre 2020.

Intanto dal mese di marzo il fondo Apollo, che aveva presentato una manifestazione di interesse non vincolante, ha accesso alla virtual data room.

(Stefano Bernabei, in redazione a Milano Sabina Suzzi)