Ecco una timeline degli eventi chiave della storia recente di MPS, le cui origini risalgono al XV secolo.

NOVEMBRE 2007 - MPS acquista Antonveneta da Santander per 9 miliardi di euro in contanti, pochi mesi dopo che la banca spagnola l'aveva pagata 6,6 miliardi di euro.

GENNAIO 2008 - MPS annuncia un'emissione di diritti da 5 miliardi di euro, un aumento di capitale da 950 milioni di euro riservato a JPMorgan, un'obbligazione Tier2 da 2,16 miliardi di euro e un prestito ponte da 1,56 miliardi di euro per finanziare l'operazione Antonveneta.

MARZO 2008 - La Banca d'Italia, guidata da Mario Draghi, approva l'acquisizione di Antonveneta.

MARZO 2009 - MPS vende 1,9 miliardi di euro di obbligazioni speciali al Tesoro italiano per sostenere le proprie finanze.

LUGLIO 2011 - MPS raccoglie 2,15 miliardi di euro in un'emissione di diritti in vista dei risultati degli stress test europei.

SETTEMBRE 2011 - La Banca d'Italia fornisce 6 miliardi di euro di liquidità d'emergenza a MPS, in seguito all'aggravarsi della crisi sovrana dell'Eurozona.

MARZO 2012 - MPS registra una perdita di 4,7 miliardi di euro nel 2011, a seguito di svalutazioni di miliardi di avviamento su operazioni come Antonveneta.

MAGGIO 2012 - La sede centrale di MPS viene perquisita mentre i procuratori indagano se ha ingannato le autorità di regolamentazione su Antonveneta.

GIUGNO 2012 - MPS chiede al Tesoro italiano di sottoscrivere fino ad altri 2 miliardi di euro in obbligazioni speciali.

OTTOBRE 2012 - Gli azionisti approvano un'emissione azionaria da 1 miliardo di euro rivolta a nuovi investitori.

MARZO 2013 - MPS perde 3,17 miliardi di euro nel 2012, colpita dal crollo dei prezzi dei titoli di Stato italiani.

GIUGNO 2014 - MPS raccoglie 5 miliardi di euro in un'emissione di diritti e rimborsa allo Stato 3,1 miliardi di euro.

OTTOBRE 2014 - MPS emerge come il peggior performer negli stress test a livello europeo.

GIUGNO 2015 - MPS raccoglie 3 miliardi di euro in contanti dopo una perdita netta di 5,3 miliardi di euro per il 2014, dovuta a svalutazioni record di crediti inesigibili. Rimborsa il restante bond speciale da 1,1 miliardi di euro sottoscritto dallo Stato.

LUGLIO 2016 - MPS annuncia una nuova emissione di diritti da 5 miliardi di euro e prevede di scaricare 28 miliardi di euro di crediti inesigibili, dato che gli stress test bancari europei mostrano che avrebbe un patrimonio netto negativo in caso di crollo.

DICEMBRE 2016 - MPS si rivolge allo Stato per chiedere aiuto nell'ambito di uno schema di ricapitalizzazione precauzionale, dopo il fallimento della sua richiesta di liquidità.

LUGLIO 2017 - Dopo che la BCE dichiara MPS solvibile, la Commissione UE autorizza un salvataggio da 8,2 miliardi di euro che conferisce allo Stato una partecipazione del 68% al costo di 5,4 miliardi.

OTTOBRE 2019 - MPS completa la più grande operazione di cartolarizzazione di crediti inesigibili in Europa.

MAGGIO 2020 - L'amministratore delegato Marco Morelli si dimette e viene sostituito da Guido Bastianini, sostenuto dai 5 Stelle.

AGOSTO 2020 - L'Italia stanzia 1,5 miliardi di euro per aiutare MPS a rispettare la scadenza di ri-privatizzazione di fine 2021.

OTTOBRE 2020 - Un tribunale di Milano condanna l'ex amministratore delegato e il presidente di MPS per falso in bilancio, in una decisione a sorpresa che costringe MPS ad aumentare gli accantonamenti per i rischi legali.

FEBBRAIO 2021 - MPS registra una perdita di 1,69 miliardi di euro per il 2020, mentre apre i suoi libri contabili a potenziali acquirenti.

LUGLIO 2021 - UniCredit entra in trattative esclusive per acquistare "parti selezionate" di MPS, un giorno prima che i risultati degli stress test bancari europei mostrino che il capitale di quest'ultima sarebbe spazzato via in caso di crollo.

OTTOBRE 2021 - I colloqui dell'Italia con UniCredit falliscono.

FEBBRAIO 2022- Il veterano delle ristrutturazioni Luigi Lovaglio viene nominato Amministratore Delegato.

MAGGIO 2022 - Rovesciando una sentenza precedente, la corte d'appello assolve tutti i 13 imputati, oltre a Deutsche Bank e Nomura, per gli accordi sui derivati con MPS.

GIUGNO 2022 - MPS annuncia un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro per fine ottobre e ottiene un accordo di pre-underwriting con le banche.

(1 dollaro = 0,9493 euro)