MILANO (Reuters) - Il Cda di Mps ha fissato i termini dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro, che ha ottenuto piene garanzie e partirà il 17 ottobre.

Lo dice una nota della banca, che ha faticato fino all'ultimo per assicurarsi la sottoscrizione della settima ricapitalizzazione in 14 anni.

Il titolo, salito con forza ieri sulle aspettative che si arrivasse a chiudere il consorzio di garanzia, oggi ha terminato la seduta in netto calo, lasciando sul terreno oltre il 33% a 17,102 euro.

I trader sottolineano che la natura iperdiluitiva dell'aumento rischia di mettere in fuga i piccoli azionisti.

Secondo il comunicato, diffuso stamani da Mps pochi minuti dopo aver ricevuto la firma dell'ultimo istituto di credito, sono stati sottoscritti contratti di garanzia per un importo massimo di 857 milioni, di cui 807 milioni con un consorzio di otto banche e 50 milioni con Algebris.

Le banche sono BofA Securities Europe, Citigroup Global Markets, Credit Suisse Bank (Europe), Mediobanca che agiranno come joint global coordinators. Banco Santander, Barclays Bank Ireland, Société Générale e Stifel Europe Bank sono joint

bookrunner.

IN CERCA DI RASSICURAZIONI

Con i mercati in preda ai timori per la recessione, il conflitto in Ucraina, l'inflazione e l'aumento dei tassi, le otto banche del consorzio si sono rifiutate di assumersi il rischio senza avere rassicurazioni sulla quantità di azioni che potrebbero ritrovarsi in mano.

Il Tesoro aderirà pro quota (64,23%) per massimi 1,606 miliardi.

Nella nota Mps informa che alcuni investitori hanno assunto nei confronti dei garanti impegni per la sottoscrizione di nuove azioni per un importo complessivo massimo per oltre il 50% della quota riservata agli azionisti diversi dal ministero dell'Economia.

La francese Axa, partner di Mps in una joint venture assicurativa, si è impegnata a contribuire all'aumento di capitale con una cifra fino a 200 milioni di euro, secondo due fonti.

Anima Holding investirà 25 milioni dopo che Lovaglio ha bloccato l'offerta dell'asset manager di mettere sul piatto 10 volte questa cifra in cambio della rinegoziazione della partnership commerciale.

Anche alcuni obbligazionisti junior si sono impegnati ad acquistare azioni nell'aumento di capitale, secondo due fonti vicine al dossier. I prezzi delle obbligazioni subordinate di Mps si erano dimezzati rispetto al loro valore nominale sui timori di conversione forzata dei titoli in azioni.

I piccoli azionisti che sono correntisti della banca senese potrebbero essere persuasi a investire altro denaro per evitare di vedere il valore delle loro partecipazioni praticamente azzerato nella ricapitalizzazione.

Dalle fondazioni bancarie toscane è inoltre previsto un contributo di circa 30 milioni di euro.

I diritti di opzione saranno esercitabili dal 17 al 31 ottobre (negoziabili fino al 25) a un prezzo di sottoscrizione pari a 2 euro per ciascuna nuova azione nel rapporto di 374 nuove azioni ogni 3 azioni possedute.

Il prezzo di sottoscrizione dell'aumento incorpora uno sconto pari al 7,79% rispetto al Terp (prezzo teorico ex diritto): uno sconto minimo rispetto alla prassi che tiene conto della ridotta capitalizzazione della banca (257 milioni) rispetto ad un aumento iperdiluitivo.

(Claudia Cristoferi, Valentina Za, Giuseppe Fonte, editing Stefano Bernabei, Andrea Mandalà)