MILANO (Reuters) - Per la Fabi, il principale sindacato bancario, l'interesse di UniCredit per Banca Mps è un elemento positivo ma occorre chiarire se si tratta di uno 'spezzatino' per l'istituto senese.

Ieri sera UniCredit ha annunciato che avvierà colloqui in esclusiva con il Tesoro volti a verificare la fattibilità di una potenziale operazione su Mps sulla base di alcuni presupposti già concordati con il maggiore azionista dell'istituto senese.

"Con l'interesse di UniCredit sul Monte dei Paschi di Siena si è passati dalle chiacchiere ai fatti e già questo, di per sé, è un elemento positivo. Tuttavia, è indispensabile avere chiarezza sui presupposti, concordati tra lo stesso gruppo UniCredit e il ministero dell'Economia (azionista di controllo di Mps)", dice il segretario generale della Fabi Lando Maria Sileoni in una nota.

"Vogliamo capire, in particolare, cosa significa che l'operazione riguarderà le attività commerciali di Mps, attraverso la definizione di un perimetro selezionato. Le parti interessate devono al più presto chiarire se si tratta di un cosiddetto 'spezzatino', perché crediamo e confidiamo che non sia così. Seguiremo passo passo la trattativa tra il Mef e UniCredit, valutandone l'evoluzione", prosegue Sileoni.

"Non abbiamo pregiudizi di sorta, così come non faremo sconti a nessuno per evitare che vi siano penalizzazioni per i dipendenti e per i territori", aggiunge.

Sileoni sottolinea poi che "questa non può essere considerata una semplice operazione di mercato" e si dice sicuro che "il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e lo stesso Mef, con il direttore generale del Tesoro, Alessandro Rivera, sapranno come affrontare e gestire questa situazione".

(in redazione a Milano Gianluca Semeraro, Sabina Suzzi)