Considerato l'aumento di capitale da 2,5 miliardi recentemente concluso, il coefficiente patrimoniale Cet1 proforma a fine settembre sale al 14,7% fully loaded dal 10,8% del trimestre precedente, spiega una nota della banca.

I ricavi complessivi segnano un lieve calo dello 0,5% su anno a 2,248 miliardi, risentendo della diminuzione del risultato della gestione finanziaria e della flessione delle commissioni, a fronte di un rialzo del 15,7% del margine di interesse.

L'istituto ha accolto tutte le 4.125 domande di esodo e accesso al fondo di solidarietà presentate dai dipendenti. Oltre alle 3.500 già concordate, il Cda della banca ha accolto anche le ulteriori 625 richieste, hanno spiegato i sindacati in un comunicato stampa unitario.

Nel corso della conference call con gli analisti sui conti trimestrali l'AD Luigi Lovaglio ha detto che la manovra ridurrà il 14% del personale dalla rete.

"Abbiamo lavorato fin dall'inizio per mettere a punto un... piano commerciale per garantire servizi operativi completi e una copertura efficace dei clienti fin dal primo giorno", ha detto l'AD.

"Non è previsto alcun impatto negativo sui ricavi", ha aggiunto.

Dopo l'aumento di capitale necessario per finanziare la riduzione del personale e ricostituire le riserve di capitale, Lovaglio dovrà lavorare per migliorare la redditività prima di avviare il piano di ri-privatizzazione dell'istituto senese controllato al 64% dal Tesoro.

"Siamo a un punto di svolta nella vita di Mps", ha detto l'AD.

Escludendo i costi per gli esodi l'utile netto dei nove mesi della banca è stato di 565 milioni di euro, dopo un impatto positivo delle tasse per 415 milioni.

(Andrea Mandalà, editing Gianluca Semeraro)