MILANO (MF-DJ)--B.Mps conferma che sono state avviate le interlocuzione
tra il Mef e la Dg Comp della Commissione Ue per ottenere una proroga
rispetto all'uscita dello Stato dal capitale della banca. E informa che
dovrá lanciare un aumento di capitale a condizioni di mercato nel 2022,
ma non è ancora in grado di quantificarlo. Il rafforzamento dovrebbe
avvenire su base stand alone e vedrá con ogni probabilitá il sostegno
dell'azionista di controllo, ovvero il Mef: le tempistiche dipenderanno
dalle negoziazioni in corso con l'Ue. Il Cda, in ogni caso, ha giá
avviato la revisione del Piano industriale 2022-2026 e dalle iniziative
previste si avrá un impatto significativo sull'utile lordo. Inoltre
l'accesso alla data room attualmente è concesso solo ad Amco.
E' quanto è emerso dai risultati finanziari di Rocca Salimbeni e dalla
conference call tenuta dall'a.d. Guido Bastianini con gli analisti
finanziari.
Venendo ai conti considerando gli effetti netti della Ppa (-2,7 mln di euro), l'utile consolidato del gruppo Mps nei 9 mesi ammonta a 388 mln di euro, a fronte di una perdita di 1,532 mld di euro conseguita nello stesso periodo del 2020. Il contributo del terzo trimestre 2021, pari a 186 mln di euro, è in miglioramento rispetto a quello del trimestre precedente, pari a 83 mln di euro.
Al 30 settembre il gruppo, spiega una nota, ha realizzato ricavi complessivi per 2,266 mld di euro, in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il margine di interesse al 30 settembre è risultato pari a 899 mln di
euro, in riduzione del 8,2% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Al 30 settembre 2021 i volumi di raccolta complessiva del gruppo sono
risultati pari a 197,7 mld di euro con un calo delle masse di 1,0 mld di
euro rispetto al 30 giugno 2021, legato al decremento della raccolta
diretta (-1,1 mld di euro).
Le commissioni nette dei primi nove mesi del 2021, pari a 1,113 mld di euro, risultano in crescita rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dell'anno precedente (+6%). L'incremento è riconducibile ai maggiori proventi sulla gestione del risparmio (+19,5%), sia per le maggiori commissioni sul collocamento prodotti, che per le maggiori commissioni di continuing che hanno beneficiato di una crescita delle masse medie gestite e del rendimento medio. Risultano in calo, invece, le commissioni su credito (-5,3%), anche a seguito della ricomposizione degli impieghi verso forme a piú lunga scadenza, e le commissioni da servizi (-1,9%), in relazione al minor gettito riveniente dalla gestione dei conti correnti.
Al 30 settembre l'esposizione netta in termini di finanziamenti
clientela deteriorati del gruppo si è attestata a 2,3 mld di euro in
leggera crescita sia rispetto al 30 giugno 2021 (pari a 2,2 mld di euro)
che rispetto al 31 dicembre 2020 (pari a 2,2 mld di euro).
Al 30 settembre 2021 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 46,5%, in lieve calo rispetto al 30 giugno 2021 (pari a 46,9%) principalmente per effetto della riduzione della percentuale di copertura delle inadempienze probabili (che passa dal 36,3% al 34,5%) e degli scaduti deteriorati (che passa dal 26,0% al 25,2%), solo in parte compensata dall'aumento della percentuale di copertura delle sofferenze (che passa dal 64,5% al 64,9%).
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 30 settembre 2021 il Common Equity Tier 1 Ratio si è attestato a 12,3% (rspetto al 12,1% di fine 2020 e del 30 giugno 2021) e il Total Capital Ratio è risultato pari a 15,9% (rispetto al 15,8% di fine 2020 e al 15,5% del 30 giugno 2021).
Tali ratio non includono l'utile di periodo del terzo trimestre 2021;
includendo il risultato di periodo risultano pari rispettivamente al 12,8% e 16,4%.
Il contenzioso legale è in calo del 40% a seguito del perfezionamento
dell'accordo con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Il petitum complessivo per rischi legali relativo a possibili cause ammonta a poco meno di 6 miliardi di euro, dopo l'accordo raggiunto con Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
L'utile netto del terzo trim. ammonta a 186 mln (era di 83 mln nel trim. precedente).
"Non commenteremo in merito alle trattative" e all'interruzione delle
stesse "tra Unicredit e il Mef" per il passaggio di mano di un perimetro
di B.Mps "e le voci circolate a riguardo, spesso infondate. Spero che le
recenti dichiarazioni del Mef, di Unicredit e i risultati trimestrali di
B.Mps aiutino a lasciarci alle spalle tutti questi rumors", ha detto
Bastianini. Il banchiere ha aggiunto che il piano industriale precedente
"era stato pensato immaginando un'operazione di M&A imminente che poi non
si è verificata e le iniziative previste avranno un impatto positivo
sull'utile lordo. Per quanto riguarda la bancassurance non c'è nulla
nella nostra pipeline attuale anche se è un progetto che non abbiamo
abbandonato", ha specificato rispondendo alla domanda di un analista.
cce
claudia.cervini@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
November 04, 2021 14:16 ET (18:16 GMT)