MILANO (MF-DJ)--Si chiude un periodo di grande incertezza per Banca

Carige. Il Tribunale di Genova ha respinto le richieste di Malacalza

Investimenti e degli altri azionisti della banca della Lanterna

relativamente all'aumento di capitale del settembre 2019.

E' quanto comunica l'istituto ligure cui è stata notificata oggi la

decisione.

L'ex primo socio della realtá genovese che riteneva di essere stato danneggiato dalla ricapitalizzazione di due anni fa aveva chiesto 480 milioni di euro. L'aumento di capitale da 700 mln aveva messo in sicurezza la banca ma aveva avuto come conseguenza la diluizione della famiglia di imprenditori di Bobbio.

Nello specifico il Tribunale ha respinto "tutte le richieste formulate dalle parti attrici nell'ambito della causa promossa da Malacalza Investimenti, riunita alle impugnative della medesima delibera promosse da altri piccoli azionisti della banca nonchè dal rappresentante comune degli azionisti di risparmio, con totale rigetto delle ingenti pretese risarcitorie e condanna degli attori alle spese di giudizio", si legge in una nota.

"E' stata così accertata la validitá e la piena legittimitá della delibera di aumento di capitale e dell'operato degli organi della banca.

La pronuncia del Tribunale costituisce un importante elemento di chiarezza in vista dei prossimi impegni strategici e gestionali che attendono il gruppo", spiega l'istituto della Lanterna.

La maggiore certezza circa l'entitá dei rischi legali che corre la banca con il respingimento delle richieste risarcitorie potrebbe agevolare un possibile matrimonio. L'istituto presieduto da Giuseppe Boccuzzi e guidato dall'a.d. Francesco Guido vede ancora il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi come principale azionista. Il Fitd dopo il passo indietro di Cassa Centrale per cercare di vendere la sua quota ha aperto una data room dove sono presenti tuttora sia banche che fondi internazionali e c'è un moderato ottimismo in merito alla chiusura della vendita entro inizio 2022. Al momento sembrano arrivate manifestazioni di interesse soltanto per alcune controllate, come per esempio quella di Banca Sistema e di altri concorrenti per il credito su pegno.

Ma alcuni nuovi elementi sostengono questo clima di fiducia. Il

provvedimento governativo che ha spostato a giugno il termine per

l'utilizzo delle Dta è sicuramente un punto a favore di una possibile

operazione. Così come la ripresa economica piú forte del previsto che

spinge la redditivitá delle banche e sostiene il grande sforzo

commerciale che sta conducendo la banca. Inoltre la fine delle trattative

tra Unicredit e B.Mps contrariamente alle attese non è stata percepita

dagli addetti ai lavori come un ostacolo a una possibile soluzione per

Carige, anzi: ha chiarito la situazione del mercato contribuendo alla

riapertura dei giochi. La pronuncia del Tribunale di Genova è un

ulteriore elemento a sostegno del clima di fiducia.

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

MF-DJ NEWS

2618:00 nov 2021

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November 26, 2021 12:02 ET (17:02 GMT)