MILANO (MF-DJ)--Il settore bancario torna sotto la lente degli analisti dopo che al Consiglio Nazionale del Fabi si è tornato a parlare di risiko nel settore.

Gli esperti di Equita Sim segnalano che il Consiglio Nazionale Fabi è stata l`occasione per riaprire il confronto sull`M&A da parte dei Ceo dei principali gruppi italiani.

In particolare, dalle dichiarazioni emerse, è comune l`idea che nel medio termine (12-18 mesi) possa avviarsi una nuova fase di consolidamento nel settore, una volta che sará piú chiara la situazione per B.Mps, con l'aggiornamento del piano industriale che sará presentato a breve e con DG Comp che dovrebbe approvare per inizio 2022 la proroga all`uscita del Mef dal capitale della banca.

In dettaglio, prosegue Equita, il Ceo di Banco Bpm Castagna, che ha espresso la preferenza per la creazione di un polo facendo aggregazioni con banche di simile dimensione, si è mostrato piú possibilista rispetto al passato rispetto all'ipotesi di M&A con Mps, una volta realizzato l`aumento di capitale di quest`ultima.

Considerando le modalitá e i principi concordati con il Mef da parte di Unicredit lo scorso luglio, afferma ancora Equita, è lecito attendersi che un nuovo eventuale deal che coinvolga B.Mps possa poggiare sugli stessi principi (un perimetro di asset piú ristretto, esclusione dei rischi legali, esclusione dei crediti deteriorati di Mps).

Dall'altro lato Unipol (primo azionista di Bper con una quota del 19%), attraverso il suo Ceo Cimbri avrebbe negato ogni interesse di Bper per una fusione con Banco Bpm, ribadendo invece chiaramente come Bper possa essere un interlocutore per B.P.Sondrio (di cui Unipol è azionista al 9,5%) una volta completata la trasformazione in Spa.

fus

(END) Dow Jones Newswires

December 14, 2021 05:03 ET (10:03 GMT)