CERNOBBIO (MF-DJ)--Da parte dei presidenti delle due principali banche italiane Intesa Sanpaolo e Unicredit c'è grande attenzione in merito al tema dell'inflazione che rischia di "scappare di mano" e dello spread, così come del debito pubblico che va tenuto sott'occhio per non offrire il fianco alla speculazione. Sia il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, sia il suo omologo di Unicredit, Pier Carlo Padoan, hanno rassicurato sulla situazione economica italiana e dell'industria che non è preoccupante perché i fondamentali sono solidi.

"Lo spread sale per effetto della speculazione che ha sempre bisogno di elementi concreti su cui appoggiarsi. Ricordiamo che l'inflazione è partita per cause strutturali. Prima la pandemia che ha fermato la produzione di interi settori provocando la disruption delle catene di fornitura, con un blocco del canale di Suez. Tutto questo ha portato a un aumento dei prezzi e da lì è partita un'inflazione che rischia di autoalimentarsi che può innescare la spirale salari-prezzi e prezzi-salari. Se parte una spirale che si auto-alimenta c'è il rischio di un disastro", ha affermato Gros-Pietro interpellato sul tema a margine del Forum Ambrosetti, in corso a Cernobbio a Villa d'Este.

Secondo Gros-Pietro l'inflazione non peggiorerà "perchè le banche

centrali stanno facendo interventi drastici per fermarla. Ma questi

interventi possono mettere in difficoltá alcuni comparti produttivi. La

Bce si preoccupa della corretta trasmissione degli indirizzi di politica

monetaria verso il sistema produttivo e le banche collaboreranno allo

sforzo che sta facendo la Bce".

Il presidente di Unicredit, Pier Carlo Padoan, ha notato che c'è stata una serie di problemi da parte della politica monetaria ed europea "come la sottovalutazione del rischio dell'inflazione che era al 2%: questa invece di scendere come molti dicevano è salita; poi il fatto che non si combatte l'inflazione solo con la politica monetaria ma ci vogliono anche la politica fiscale e una politica dell'energia. Ci vogliono tutti questi strumenti per combattere l'inflazione così come si prefigura oggi e" la situazione "può scappare di mano perchè siamo passati da un'inflazione pari allo zero a un'inflazione molto alta".

Padoan ha anche messo l'accento sulla solidità dell'economia italiana. "Lo scenario economico italiano non mi preoccupa perché malgrado un andamento ciclico non bellissimo ma accetabile l'economia e l'industria non stanno messe male. Stanno messe male tenendo conto del prezzo dell'energia che è un fatto esogeno, anzi l'industria stava iniziando ad andare molto bene dopo la crisi pandemica. Oggi c'è bisogno di una prospettiva di lungo periodo e di una strategia sull'energia che sia multidimensioanle, coscienti che ci vorrá qualche anno per tornare alla normalità. Ma penso che tutto lo schieramento politico abbia chiaro questa cosa".

Lo scostamento secondo l'ex ministro non va fatto. "Abbiamo fatto uno sforzo enorme, importante, per abbassare il rapporto debito/Pil e questo è stato molto apprezzato dai mercati. Il debito italiano rimane alto e i mercati stanno osservando con attenzione quello che farà il prossimo governo italiano. Dobbiamo tenerne conto. Lo scostamento di bilancio in quanto tale è un segno di deviazione rispetto alla politica fin qui fatta. Penso che abbiano molta ragione il presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia a dire che lo scostamento non si fa", ha aggiunto.

Dal canto suo, Gros-Pietro avverte di non dare pretesti alla speculazione. "L'importante è che un momento costruttivo dell'Europa, come è stato quello de Next Generation Eu, non sia perso. "Bisogna andare avanti su questa strada".

Nessun commento su B.Mps che lancerà un importante aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro a ottobre ma un avvertimento in merito alla creazione del terzo polo bancario. "Crediamo che la concorrenza sia importante ma una concorrenza sana è fatta da operatori che non colludano e abbiano la volontà e la forza di competere. Questo lasciamolo fare al mercato".

cce/mcn

MF-DJ NEWS

0218:02 set 2022


(END) Dow Jones Newswires

September 02, 2022 12:02 ET (16:02 GMT)