MILANO (MF-DJ)--Il consigliere delegato della Banca Popolare di Sondrio, Mario Alberto Pedranzini e il presidente Francesco Venosta, rassicurano i soci sul bilancio 2022 le cui "risultanze sono buone e in linea con le previsioni del Piano strategico".

Nella lettera inviata ai 158.700 soci i due manager sottolineano che la banca anche in un contesto di mercato difficile "ha tenuto la barra dritta forte dell'apporto delle controllate Bps (Suisse), Factorit Spa e Banca della Nuova Terra Spa, che chiudono in positivo i loro bilanci".

Più nel dettaglio i vertici della ex popolare valtellinese spiegano che "la solidità del gruppo è nei numeri. Le risultanze sono frutto dell'impegno del nostro personale che, con dedizione, ha fatto emergere anche quest'anno la capacità di fare squadra, dando fiato alle linee guida e alle accorte scelte attuative dell'amministrazione.

Quanto alla patrimonializzazione, la nostra banca può vantare valori al vertice del sistema, tant'è che al 30 settembre il Cet 1 Ratio e il Tier 1 Ratio erano pari al 15,4%; il Total Capital Ratio al 18%", scrivono nella missiva.

Anche il de-risking procede "con rigore, oltre gli obiettivi prefissati. È nostro intendimento non demordere, mantenendo al contempo elevati livelli di copertura del credito deteriorato", mettono nero su bianco.

E tra le righe della lettera si evince che la banca non ha abbandonato l'approccio cooperativo di realtàò vicino alla comunità e ai territori, nonostante le dimensioni così come la forma societaria (Spa) siano cambiate.

"Archiviato un anno colmo di avvenimenti, a dir poco complesso, dobbiamo progettare il domani, accettarne le sfide, comprendere e guidare il cambiamento", proseguono. "Consapevoli che nessun vento è favorevole per chi non sa a quale porto vuole approdare, abbiamo stilato uno stringente programma con il Piano Industriale 2022-2025 'Next Step', approvato sul finire del primo semestre scorso. In linea con le direttive, ci siamo subito impegnati per darvi attuazione e onorare gli impegni assunti nei confronti del mercato, consci che la transizione ecologica è tra le principali sfide dell'oggi, tra insidie e opportunitá, per la costruzione - necessaria - di un nuovo modello economico", hanno concluso.

claudia.cervini@mfdoowjones.it

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