MILANO (MF-DJ)--Banca Popolare di Sondrio avvia i lavori per l'integrazione del Consiglio di amministrazione e la sostituzione dell'amministratore, Luca Frigerio, decaduto dalla carica per "difetto dei requisiti di professionalitá", in particolare in relazione al Fit and Proper.

Dopodomani, venerdì 15 ottobre - secondo quanto spiegano fonti a MF-dowjones - si riunirá il Consiglio di amministrazione della popolare valtellinese che dovrá prendere atto della situazione e procedere verso l'integrazione del Board. Con ogni probabilitá il nominativo verrá individuato nella lista di minoranza che era stata a suo tempo promossa dall'immobiliarista locale Frigerio: la prima alternativa in 150 anni di storia della banca. Non è chiaro se i lavori - con l'ausilio del Collegio sindacale - verranno completati in quella seduta o proseguiranno in seguito, ma di certo verrá dato avvio all'iter. E c'è chi si chiede se in questo caso, per cautela, i requisiti di Fit&proper del nuovo consigliere verranno verificati in anticipo, per evitare nuovi colpi di scena. In ogni caso le minoranze non scompariranno dagli organi sociali della Sondrio.

Nella lista 2 figurano in seconda posizione subito dopo Frigerio, Veronica Mariani, amministratore indipendente nata a Seregno il 27 agosto 1974 e a seguire il professor Valter Conca, amministratore indipendente, nato a Milano il 24 marzo 1951; Elisabetta Aicardi, amministratore indipendente, nata a Milano il 16 settembre 1975 e Pierluigi Molla, amministratore indipendente nato a Magenta il 19 novembre 1956. Tra questi il consiglio dovrebbe scegliere il nuovo candidato.

Intanto procedono i lavori sulla nuova governance in vista della trasformazione in Spa che deve avvenire entro fine 2021, mentre è ancora in corso la valutazione della Bce sul nuovo statuto: l'authority ha un ampio margine di manovra e un'ampia discrezionalitá nelle tempistiche di risposta. Lo statuto è stato inviato a cavallo di Ferragosto e l'iter tradizionale prevede che la banca centrale abbia 90 giorni per rispondere, validare o sollevare obiezioni in proposito. Ma l'authority potrebbe sciogliere il silenzio in qualsiasi momento. Non va dimenticato che sembra giá essere stato superato lo scoglio del voto maggiorato che non dovrebbe piú essere presente nello Statuto.

Va ricordato inoltre che sulla scia della sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la legittimitá della riforma delle banche popolari spingendo l'istituto valtellinese a trasformarsi in Spa entro l'anno, la compagnia assicurativa UnipolSai ha comprato - in diverse operazioni - oltre il 9% della realtá guidata dal d.g. Mario Alberto Pedranzini.

Si amplifica, infine, la polemica intorno al messaggio del presidente di Consob, Paolo Savona, indirizzato nei giorni scorsi al Comitato per l'Autonomia e l'Indipendenza della banca e anticipato da MF-Dowjones il 5 ottobre. I sindacati e alcuni politici, tra cui Matteo Renzi, chiedono una riflessione di Consob sul tema se non addirittura un passo indietro di Savona.

Il presidente dell'authority che tutela la trasparenza del mercato ieri ha fatto una nota in cui afferma che "si tratta di idee liberali che sorprendono solo chi libero non è. Il contenuto della lettera privata a Marco Vitale rientra in uno scambio di idee che da lungo tempo intrattengo con l'illustre studioso. Le idee sul dilemma tra libertá e dittatura sono ampiamente riportate nel mio lavoro preparato in qualitá di Jemolo Fellowship al Nuffield College di Oxford e pubblicato in italiano da Rubbettino (Dalla fine del laissez-faire alla fine della liberal-democrazia) e in inglese da Cambridge Scholars Publishing (Democracy, the State and the Market: Irreconcilability or Equilibration between Institutions?), che invito a leggere. Come ho scritto a Vitale attribuisco questa deriva culturale verso forme coercitive all'indebolimento e talvolta scomparsa delle strutture sociali intermedie, compresi partiti, sindacati e associazioni, fondamento della democrazia (come ho ricordato richiamandomi a Tocqueville)".

Savona nel messaggio privato pubblicato per errore sul sito del Comitato per l'Autonomia e l'Indipendenza di B.P.S e rilanciato da questa agenzia aveva scritto: "Quando la qualitá che tu invochi si disgiunge dalla quantita (il voto) la democrazia entra in crisi ed emergono i sintomi latenti della dittatura, come quella nella quale viviamo ai giorni nostri. Non credo di doverti spiegare il concetto".

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

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1315:00 ott 2021

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October 13, 2021 09:01 ET (13:01 GMT)