COMUNICATO STAMPA

BANCA SISTEMA: APPROVATI I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2021

Andamento commerciale:

Factoring: volumi pari a 2.495 milioni, +14% a/a

CQ: impieghi pari a 955 milioni, +3% a/a

Credito su pegno: impieghi pari a circa 87 milioni, +16% a/a

Margine di interesse: pari a 57,0 milioni, +7% a/a

Margine di intermediazione: pari a 74,8 milioni, +3% a/a

Totale costi operativi: pari a 44,3 milioni, +15% a/a, anche a seguito del consolidamento del ramo credito su pegno acquisito nel terzo trimestre del 2020

Rettifiche di valore su crediti: pari a 8,8 milioni, in aumento a/a per effetto delle rettifiche straordinarie registrate nei precedenti due trimestri

Utile netto pari a 14,8 milioni

La componente Retail del funding è pari al 68% del totale

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  • CET1 ratio al 12,2% e Total Capital ratio al 15,4%: a seguito di indicazioni trasmesse dall'Autorità di Vigilanza, dopo la chiusura della giornata lavorativa del 28 ottobre 2021, in merito all'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del regolamento (UE) n. 575/2013, sarà svolta un'attenta disamina e riconsiderazione delle soluzioni operative attualmente in uso che potrebbero produrre impatti negativi ad oggi stimati per circa 0,60% sul valore del CET1 ratio e per circa 0,80% sul valore del Total Capital ratio qui rappresentati

Milano, 29 ottobre 2021

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Sistema ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2021, chiusi con un utile netto pari a 14,8 milioni.

Andamento Commerciale

In un mercato caratterizzato da un progressivo miglioramento del sistema produttivo la business line factoring, con volumi (turnover) pari a 2.495 milioni, ha registrato una crescita del 14% a/a, guidata dalla componente dei crediti commerciali, grazie alla diversificazione avviata negli ultimi anni, mentre la componente dei crediti fiscali, come nei precedenti trimestri del 2021, ha registrato una performance più debole dell'anno precedente.

Gli impieghi factoring al 30 settembre 2021 (dato gestionale) si attestano a 1.707 milioni (di cui il 26% in azione legale, 12% se si considera la sola porzione rilevante ai fini del modello di stanziamento degli

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interessi moratori), sostanzialmente stabile rispetto ai 1.749 milioni al 30 settembre 2020 ed in lieve aumento rispetto al 30 giugno 2021 (1.669 milioni). Il factoring pro soluto, pari al 76%, degli impieghi, include i crediti fiscali (pari al 17% degli impieghi).

Con riferimento alla business line CQ, il Gruppo ha acquistato/erogato crediti per 194 milioni, in calo rispetto allo scorso anno (230 milioni) e lo stock dei crediti al 30 settembre 2021 ammonta a 955 milioni, in aumento del 3% a/a (931 milioni) e sostanzialmente stabile rispetto al 30 giugno 2021 (959 milioni), nonostante i rimborsi anticipati.

Gli impieghi del credito su pegno si attestano al 30 settembre 2021 a 87,3 milioni, in aumento del 16% a/a (75,0 milioni) e del 5% rispetto al 30 giugno 2021 (82,8 milioni), grazie ai volumi nel terzo trimestre superiori a quelli dei precedenti trimestri.

Risultati economici al 30 settembre 2021

Il margine di interesse, pari a 57,0 milioni, è in aumento del 7% a/a, in quanto il lieve calo degli interessi

attivi è stato più che compensato dai minori interessi passivi. Nei primi nove mesi del 2021, il calo degli

interessi attivi (69,8 milioni vs 71,6 milioni rispettivamente al 30.9.2021 e al 30.9.2020) è ascrivibile,

prevalentemente al minor contributo del factoring, non totalmente compensato dal maggior contributo

del credito su pegno e dei finanziamenti con garanzia dello Stato che Banca Sistema offre alla clientela del

factoring (gli impieghi sono pari a 131 milioni al 30 settembre 2021) la cui erogazione è iniziata lo scorso

anno a seguito dell'introduzione da parte del Governo di misure di supporto all'economia.

Nell'attuale contesto di mercato, gli interessi attivi del business factoring risultano in calo a/a (-11%), con

gli interessi di mora in lieve aumento e gli interessi da crediti fiscali in calo come nei precedenti trimestri.

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Il contributo complessivo a conto economico al 30 settembre 2021 degli interessi di mora in azione legale è pari a 16,3 milioni (16,1 milioni al 30 settembre 2020).

L'ammontare degli interessi di mora oggetto di azione legale, maturati al 30 settembre 2021 e rilevanti ai fini del modello di stanziamento, risulta pari a 101 milioni (166 milioni includendo gli interessi di mora maturati nei confronti dei Comuni in dissesto, non stanziati in bilancio), mentre il credito iscritto in bilancio

  • pari a 52,2 milioni. L'ammontare non transitato a conto economico entrerà, per competenza o per cassa, nei prossimi esercizi sulla base delle attese di collection, che si confermano superiori all'80%.

Il costo totale della raccolta, pari a 0,4%, risulta in calo a/a (0,6% nel 2020), calo registrato nella componente Wholesale (di cui va tenuto conto, in misura maggiore dal terzo trimestre 2021, l'impatto determinato dallo scambio di emissioni TIER II con AT1 classificati come strumenti di capitale).

Le commissioni nette, pari a 11,9 milioni, risultano stabili a/a (11,9 milioni nei primi nove mesi del 2020) con le minori commissioni attive del factoring, compensate dalle maggiori commissioni attive del credito su pegno.

Il contributo in termini di ricavi totali del factoring, dato dalla somma di interessi attivi, commissioni attive e ricavi da cessione di portafogli, risulta in valore assoluto in calo anno su anno; tale calo emerge anche rapportando i ricavi alla media dei crediti. Per la cessione del quinto il rapporto tra interessi attivi e crediti medi risulta in calo anno su anno e stabile rispetto al primo semestre 2021.

Al 30 settembre 2021 gli utili da tesoreria, relativi alla vendita di titoli di Stato italiani, risultano pari a 4,2 milioni, in calo a/a (5,0 milioni). Nei primi nove mesi del 2021 sono state effettuate, come di consuetudine,

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cessioni di portafogli di crediti factoring, registrando ricavi pari a 1,4 milioni (voce 100.a del Conto Economico), in calo a/a (2,1 milioni).

Il margine di intermediazione si attesta a 74,8 milioni, in aumento del 3% a/a, risultato guidato dalla crescita del margine di interesse.

Le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti ammontano al 30 settembre 2021 a 8,8 milioni, in aumento a/a (7,2 milioni nello stesso periodo del 2020). La voce include un adeguamento di valutazione, pari a 2,4 milioni, relativamente ad alcune fatture incluse nel perimetro del dissesto di un ente locale, registrato nel primo trimestre del 2021. Inoltre, nel secondo trimestre del 2021 sono state registrate maggiori rettifiche sulle posizioni in dissesto a seguito dell'allungamento dei tempi attesi di incasso (1,4 milioni).

Il costo del rischio relativo ai crediti alla clientela, considerando non ricorrente le predette rettifiche, risulta pari a 41 bps in lieve calo rispetto ai 42bps dell'intero 2020.

Le risorse (FTE) del Gruppo, pari a 278, stabili rispetto alle 273 dello stesso periodo del 2020.

Le spese del personale riflettono l'evoluzione dell'organico, che per l'intero 2021 ha risentito del consolidamento delle 58 risorse del ramo acquisito nel terzo trimestre del 2020. La voce altre spese amministrative è aumentata a/a prevalentemente per il consolidamento del ramo acquisito, per il maggior costo di servicer/collector esterni.

L'aggregato totale dei costi operativi aumenta a/a del 15%, prevalentemente per la dinamica delle due voci precedentemente descritte, compensate dal calo degli accantonamenti netti a fondi per rischi ed oneri.

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Gli aggregati patrimoniali al 30 settembre 2021

Il portafoglio titoli è composto da titoli di Stato italiani, pari a 632,7 milioni (una cui parte è classificata nella voce Attività finanziarie al costo ammortizzato, pari a 183,8 milioni, in significativo calo rispetto a fine 2020), con una vita residua media di 34,4 mesi. La componente "Held to Collect and Sell" (HTCS), pari a 448,8 milioni al 30 settembre 2021 è maggiore rispetto al 31 dicembre 2020 (425 milioni), con una vita residua media di circa 34,5 mesi.

La voce Attività finanziarie al costo ammortizzato (2.912 milioni), prevalentemente composta dagli impieghi in essere su factoring (1.443 milioni), che risultano in calo del 2,6% rispetto al 31 dicembre 2020 (1.482 milioni), ma in lieve aumento rispetto al 30 giugno 2021 (1.418 milioni), include anche i finanziamenti nella forma tecnica di CQS e CQP, parte del portafoglio titoli, ed impieghi per 87,3 milioni del credito su pegno (in costante aumento trimestrale). In particolare, gli impieghi in CQ ammontano a 955 milioni (934 milioni al 31 dicembre 2020).

Lo stock dei crediti deteriorati lordi pari a 294,5 milioni aumenta rispetto al 31 dicembre 2020 (pari a 251,2 milioni), ma cala rispetto al 30 giugno 2021, prevalentemente per il calo delle sofferenze (che invece erano aumentate al 30 giugno 2021 per la riclassificazione in tale voce, delle esposizioni verso enti locali in dissesto, fino al precedente trimestre classificate come inadempienze probabili).

L'incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei crediti lordi cala dall'11,1% al 30 giugno 2021 al 10,9% al 30 settembre 2021.

La voce Attività materiali include l'immobile sito a Milano in cui ha anche sede la Banca e un immobile acquisito a Roma, nel primo trimestre del 2021.

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La raccolta Retail rappresenta il 68% circa del totale (59% al 31 dicembre 2020) ed è costituita da conti correnti e depositi a termine. La componente Retail della raccolta è aumentata anche in valore assoluto rispetto a fine 2020.

All'interno della voce Passività finanziarie al costo ammortizzato (3.036milioni), i Debiti verso banche sono in calo rispetto al 31 dicembre 2020 (592 milioni al 30.09.2021 vs 870 milioni al 31.12.2020), a seguito del minor contributo della componente "verso banche centrali" (BCE), passato da 690 milioni al 31 dicembre 2020 a 537 milioni al 30 settembre 2021, tutto in TLTRO III. Calo registrato anche rispetto al 30 giugno 2021 (quando era pari a 737 milioni, di cui 540 milioni TLTRO III).

All'interno della voce Passività finanziarie al costo ammortizzato, i Debiti verso clientela sono in aumento rispetto a fine 2020; in particolare, per l'aumento dei conti correnti e conti deposito, che ha più che compensato il calo dei pronti contro termine (aumento riscontrato anche rispetto al 30 giugno 2021).

La voce Titoli in circolazione (169 milioni) diminuisce rispetto al 31 dicembre 2020 prevalentemente per il rimborso dell'obbligazione senior in formato private placement (avvenuta nel secondo trimestre del 2021) e per la sostituzione del Tier 2 con l'emissione per pari importo (37,5 milioni) di un Additional Tier 1 (AT1), classificato però come strumento di capitale (voce 140 del Passivo dello Stato Patrimoniale), e per la riclassificazione di seguito descritta, non totalmente compensati dal maggior funding derivante dall'operazione con collaterale ABS, rappresentato da crediti contro la cessione del quinto. L'AT1 (pari a 8 milioni) in essere al 31.12.2020 è stata riclassificata nella voce 140 "Strumenti di capitale" dello Stato Patrimoniale, precedentemente era classificata nella voce 10 "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, c) Titoli in circolazione".

l Totale dei fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2021 ammonta a 219,8 milioni, in aumento rispetto al 30 giugno 2021 (216,4 milioni) ed include l'utile di periodo (al netto dell'ammontare della stima 4/10 dei dividendi, pari a un pay out del 25% del risultato della Capogruppo).

Al 30 settembre 2021 i coefficienti patrimoniali1, stabili rispetto al 30 giugno nonostante l'aumento dei Risk Weighted Assets, si attestano a:

  • CET1 ratio 12,2%;
  • TIER 1 ratio 15,4%;
  • Total Capital ratio 15,4%.

A seguito di indicazioni trasmesse dall'Autorità di Vigilanza, dopo la chiusura della giornata lavorativa del 28 ottobre 2021, in merito all'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del regolamento (UE) n. 575/2013, sarà svolta un'attenta disamina e riconsiderazione delle soluzioni operative attualmente in uso che potrebbero produrre impatti negativi ad oggi stimati per circa 0,60% sul valore del CET1 ratio e per circa 0,80% sul valore del Total Capital ratio qui rappresentati.

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Con comunicazione in data 5 marzo 2021, la Banca d'Italia ha sottoposto il Gruppo Banca Sistema ad accertamenti ispettivi ai sensi degli artt. 54 e 68 del Decreto Legislativo n. 385/90 i cui esiti sono stati

1 In conformità con quanto previsto dall'EBA con le Guidelines on common SREP (Supervisory Review and Evaluation Process), la Banca d'Italia ha richiesto il mantenimento dei seguenti requisiti minimi per il 2020:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1 ratio) pari al 7,75%;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (TIER1 ratio) pari al 9,55%;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 11,90%.

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notificati il 1° settembre 2021. Posto che già nel corso della fase ispettiva erano state recepite alcune richieste dell'Autorità, la Banca ha provveduto a trasmettere alla stessa le proprie risposte in merito.

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Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alexander Muz, dichiara, in conformità a quanto previsto dal secondo comma dell'art. 154 bis del Testo unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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Evoluzione prevedibile della gestione e principali rischi e incertezze

L'accelerazione dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni è attesa perdurare anche per l'ultimo trimestre con un effetto di riduzione della redditività del factoring. Questo fenomeno è guidato da fondi straordinari messi a disposizione da parte dello Stato centrale agli enti locali per fronteggiare il problema di liquidità derivante dalla pandemia. Non ci si aspetta che questo trend diventi strutturale e queste accelerazioni nei pagamenti si ridurranno con la riduzione del trasferimento di fondi straordinari da parte dello Stato agli enti locali.

La situazione inerente alla pandemia da COVID-19 è costantemente monitorata sia con riferimento ai mercati in cui opera il Gruppo e di approccio al business, che di eventuali impatti a oggi non emersi che 5/10 verrebbero riflessi se necessario sulle stime di valore di recupero delle attività finanziarie.

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Tutti i valori indicati nel testo del comunicato sono in euro.

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Banca Sistema S.p.A. published this content on 29 October 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 29 October 2021 12:30:01 UTC.