(Alliance News) - Giuseppe Castagna ottiene il via libera del governo sul golden power per l'OPA su Anima Holding Spa ma resta in attesa dell'ok della Banca Centrale Europea sul Danish Compromise.
Come ricorda Milano Finanza martedì, questo meccanismo contabile, essenziale per l'operazione, consente alle banche di ridurre l'assorbimento patrimoniale in caso di acquisizioni tramite controllate assicurative.
L'OPA da EUR1,6 miliardi di Banco BPM Spa su Anima, lanciata a novembre, è infatti condizionata all'applicazione di tale beneficio, che ridurrebbe l'impatto sul CET 1 ratio a soli 30 punti base. La BCE attende il parere dell'EBA per confermare la validità del Danish Compromise.
Gli analisti di Mediobanca Spa si mostrano fiduciosi sul via libera, sottolineando che la base normativa è già stata chiarita in passato.
Intanto, il cda di Banco BPM sta valutando una strategia difensiva contro l'interesse di UniCredit Spa, che potrebbe includere un rialzo del prezzo dell'OPA su Anima. Tuttavia, senza il via libera della BCE, risulta complesso calcolare l'impatto patrimoniale di un eventuale rilancio.
Il successo dell'operazione rafforzerebbe Banco BPM, aumentando la sua valutazione e complicando eventuali mosse di UniCredit. Orcel potrebbe essere costretto a un rilancio solo in contanti, mettendo a rischio la remunerazione per gli azionisti. A febbraio, si attende inoltre una decisione della Consob sull'esposto di Banco BPM contro l'OPS di UniCredit, che potrebbe bloccare l'offerta e rivederne la strategia.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
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