MILANO (MF-DJ)--Quando nel novembre scorso Mario Draghi ed Emmanuel Macron firmarono il trattato del Quirinale, le tematiche bancarie non furono esplicitamente evocate.

A molti osservatori però, scrive Milano Finanza, fu subito chiaro che una più intensa cooperazione tra Italia e Francia sarebbe passata anche attraverso una maggiore integrazione dei due sistemi finanziari. Obiettivo peraltro già ben chiaro a Palazzo Chigi. Lo dimostra il fatto che una delle prime decisioni dell'esecutivo Draghi fu quella di non esercitare il golden power sull'opa lanciata dal Crédit Agricole sul Creval. Pochi mesi dopo Euronext avrebbe completato l'acquisizione di Borsa Italiana, con il contestuale ingresso di Cassa depositi e prestiti nel gruppo a trazione franco-olandese. Forse però gli effetti dell'alleanza tra Roma e Parigi devono ancora manifestarsi pienamente.Gli occhi sono puntati sull'Agricole che, attraverso la controllata italiana guidata da Giampiero Maioli, si sta mostrando particolarmente attivo. Dopo aver integrato il Creval, la banque verte ha fatto un'incursione su Banco Bpm, rastrellandone il 9,2% attraverso Jp Morgan. A stretto giro ha poi presentato una manifestazione di interesse per le attività bancassicurative di piazza Meda e ha rilevato - attraverso Amundi - il 5,2% di Anima Holding, storico partner del Banco nel risparmio gestito. Fonti vicine all'Agricole hanno liquidato quest'ultima operazione come un deal di trading senza finalità industriali. Sta di fatto che, in poche settimane, la banque verte ha aperto altri due fronti e nuovi colpi di scena potrebbero arrivare molto presto.

red/lab

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3008:49 mag 2022


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May 30, 2022 02:49 ET (06:49 GMT)