(Alliance News) - Mentre si avvicina il deposito in Consob del documento di offerta di UniCredit Spa su Banco BPM Spa, il CEO di quest'ultima, Giuseppe Castagna, prosegue il dialogo con investitori e azionisti, rafforzando in particolare i rapporti con Crédit Agricole SA, salito al 15,1% del capitale di Banco BPM e con l'obiettivo di arrivare al 19,9%.
La banca francese si configura così come socio chiave tra l'offerta di Andrea Orcel e una possibile strategia difensiva di Banco BPM.
Come sottolinea il Corriere giovedì, il titolo di Piazza Meda ieri ha chiuso a EUR7,77, ben sopra il prezzo dell'offerta di UniCredit di EUR6,6, che non considera il valore della sgr Anima Holding Spa, su cui Banco BPM ha lanciato un'OPA.
Alberto Oliveti, presidente della Fondazione Enpam, azionista di Banco BPM, ha definito l'offerta "troppo bassa".
Gli analisti di Deutsche Bank sottolineano che Amundi, asset manager del Crédit Agricole, potrebbe trarre vantaggi dalla partnership con UniCredit, considerata molto redditizia, con impatti significativi sul bilancio dell'asset manager. Un prolungamento dell'accordo di distribuzione, che scade nel 2027, potrebbe spingere i francesi a sostenere l'offerta di Unicredit.
Intanto, Monte dei Paschi potrebbe giocare un ruolo nel caso Banco BPM decidesse una strategia difensiva contro UniCredit.
MPS, che a settembre aveva un CET 1 ratio del 18,4%, ha ricevuto dalla Banca Centrale Europea il via libera alla distribuzione dei dividendi senza autorizzazioni preventive.
Ieri, inoltre, UniCredit ha annunciato le dimissioni del consigliere Marcus Johannes Chromik per nuovi incarichi mentre Berlino ha incaricato Rothschild per la vendita del 12% di Commerzbank AG.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
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