MILANO (MF-DJ)--Banco Bpm prova a convergere verso la Bper. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, nell'ultima riunione di martedì 11 il ceo di piazza Meda Giuseppe Castagna avrebbe aggiornato il board sul tema m&a presentando una fusione con Modena non solo come l'obiettivo principale ma anche come un target ormai alla portata.

Parole che, ascoltate con grande attenzione dagli amministratori dell'istituto, testimonierebbero la determinazione del banchiere a procedere verso quel terzo polo di cui spesso ha parlato al mercato. Dopo che l'offerta pubblica di Intesa Sanpaolo su Ubi ha rimesso in moto il consolidamento nel settore, Banco Bpm (assistita da Lazard come advisor finanziario) è uno dei soggetti più attivi. Tante le possibilità esplorate finora: da un'integrazione con il Crédit Agricole fino a un'operazione con Unicredit. Pur senza scartare a priori alcuna ipotesi («Non abbiamo mai fatto nessuna preferenza», ha dichiarato di recente), non c'è dubbio però che oggi la soluzione più gradita a Castagna sia quella di una fusione con Bper.

Banco e Bper del resto hanno molto in comune. Non solo la contiguità territoriale e le comuni radici cooperative, ma anche più di un tentativo di fidanzamento. Qualche manager a Milano come a Modena ricorda ancora l'abortito matrimonio del 2007 quando gli influenti e litigiosi sindacati della Bpm stracciarono un contratto già pronto, con tanto di concambio. Dopo anni burrascosi in Piazza Meda l'ipotesi riprese quota nel 2015, quando, in vista della trasformazione in spa, l'istituto già guidato da Castagna si mise alla ricerca di un partner. Anche in quel caso il progetto tornò presto nel cassetto e Bpm preferì concedersi al Banco Popolare di Pier Francesco Saviotti. Oggi però le premesse per un terzo tentativo ci sono e Castagna intende esplorarle con attenzione.Se l'ipotesi trova numerosi sostenitori in piazza Meda, le criticità non mancano. Reduce dal radicale rinnovo del consiglio di amministrazione e dalla complessa migrazione delle filiali ex Ubi, Bper attraversa una fase delicata e il nuovo ceo Piero Montani (supportato dalla Unipol di Carlo Cimbri) potrebbe prendere tempo prima di aprire il cantiere di una fusione. Tra Modena e Bologna c'è peraltro chi guarda ad altri target per un possibile processo di m&a, dalla Popolare di Sondrio a Carige.

fch

(END) Dow Jones Newswires

May 19, 2021 02:02 ET (06:02 GMT)