Scambiati 28 mln azioni, il 2,24% circa del capitale sociale

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 09 giu - Giornata campale per le azioni di Banca Mps che hanno accusato un tonfo del 10,8%, portandosi a 2,17 euro. Consistenti i volumi: sono passate di mano oltre 28 milioni di azioni, corrispondenti al 2,24% circa del capitale sociale.

I titoli hanno accusato il contraccolpo della speculazione in uscita, dopo che Piero Montani, ceo di Bper (-1,9%), ha detto che l'istituto non ha interesse a un'aggregazione. Come se non bastasse Carlo Cimbri, ceo di Unipol (-0,6%), primo azionista di Bper, ha definito "fantasie" le voci che assegnano alla compagnia bolognese un ruolo attivo nel caldeggiare la fusione tra la banca emiliana e quella senese. E per essere ancora più chiaro Cimbri ha anche detto che se l'amministratore delegato di Bper non è interessato alla fusione "io ancora meno".

Nelle ultime giornate le azioni di Rocca Salimbeni erano lievitate proprio sull'ipotesi di creazione di un terzo polo, che però a questo punto sembra sfumare, dal momento che né Bper, né Banco Bpm, come più volte detto dall'ad, Giuseppe Castagna, sembrano essere interessate. Per altro anche Unicredit ha escluso a più riprese la possibile aggregazione, mentre i vertici di Intesa Sanpaolo hanno spiegato che l'istituto, per problemi di Antitrust, non può rilevare banche in Italia. Così con il crollo odierno le quotazioni di Mps si sono bruciate parte dei guadagni realizzati in poche sedute: numeri alla mano dallo scorso 29 maggio a ieri le quotazioni avevano vantato una volata di circa il 18%.

A irrobustire la recente speculazione era stato il ministro all'Economia, Giancarlo Giorgetti, definendo Mps una "preda ambita" ed auspicando la creazione di un terzo polo. Mossa che tra l'altro favorirebbe l'uscita dal capitale di Mps da parte del Tesoro, nel rispetto degli impegni presi con l'Europa.

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(RADIOCOR) 09-06-23 18:37:06 (0531) 3 NNNN


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June 09, 2023 12:37 ET (16:37 GMT)