ROMA (MF-DJ)--Il costo del denaro in Eurozona è tornato a zero a luglio dopo aver viaggiato per anni a tassi negativi (-0,5%) e a settembre dovrebbe essere alzato di un altro mezzo punto percentuale. Le banche hanno iniziato di conseguenza ad aumentare i costi di mutui e prestiti e ora cominciano a offrire in parallelo conti correnti remunerati a tassi interessanti.

Un esempio arriva da Nordest, scrive Mf-Milano Finanza, dove Cherry Bank, istituto di credito nato a marzo dalla fusione per incorporazione del servicer Cherry 106 spa nel Banco delle Tre Venezie, offre ai nuovi clienti un conto corrente digitale collegato a un conto deposito vincolato dove poter scegliere fra sette diverse scadenze. Il vincolo a 60 mesi viene remunerato con un interesse attivo lordo del 3,2% (su cui grava l'imposta del 26%. A titolo di confronto va segnalato che il Btp decennale rende il 3%.Se per esempio si tengono depositati 100.000 euro, dopo un anno gli interessi lordi sono di 3.200 euro, ai quali bisogna sottrarre 832 euro di tasse per un rendimento netto di 2.368 euro. Va ricordato che i conti correnti e i conti deposito vengono protetti per legge fino all'importo di 100.000 euro in caso di eventuale difficoltà dell'istituto di credito. Guidata dal ceo Giovanni Bossi (già amministratore delegato di Banca Ifis dal 1995 al 2019) che ne detiene la maggioranza relativa, Cherry Bank nasce dalla fusione con il Banco Tre Venezie: i preesistenti soci del Banco delle Tre Venezie detengono oggi il 49% del capitale dell'istituto post-fusione, mentre gli ex soci Cherry 106 hanno ora il 51%.

Cherry 106 spa era la ex Cassiopea Npl, intermediario finanziario iscritto al registro di Banca d'Italia di cui Bossi aveva acquisito il 65% nel novembre 2019. Nel 2020 la società è poi cresciuta di organico nelle tre sedi di Roma, Milano e Padova e ha ampliato le aree di attività; ai settori degli npl e della tecnologia applicata al credito (Cherry Bit, la piattaforma di intelligenza artificiale sviluppata da Cherry srl fondata sempre nel 2020 da Giovanni Bossi) si sono aggiunti i servizi legali (con la nascita della società tra avvocati Cherry Legal) e la compravendita di crediti fiscali grazie al lancio, assieme a Banco Bpm, della piattaforma fintech SuperB Cherry106, dedicata all'acquisto di crediti fiscali derivanti dagli interventi di riqualificazione energetica (Superbonus, Ecobonus, Sismabonus). Cherry Bank ha chiuso il 2021 con una raccolta dalla clientela per 695 milioni, mentre il patrimonio netto si è attestato a 44,2 milioni. L'utile netto è stato di 11,7 milioni ma dopo le scritture contabili relative alla combinazione con Cherry il risultato ha registrato una perdita di 1,2 milioni.

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1008:51 ago 2022


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August 10, 2022 02:53 ET (06:53 GMT)