MILANO (Reuters) - A Piazza Affari il titolo Creval continua a viaggiare leggermente sopra il prezzo dell'Opa annunciata ieri mattina dal Credit Agricole, che sarà lanciata la prossima primavera attraverso la sua controllata italiana.

L'offerta per l'istituto valtellinese, tutta in cash, prevede un prezzo di 10,50 euro per azione, con un premio del 21,4% sulla chiusura di venerdì e del 53,9% rispetto alla media degli ultimi sei mesi.

L'investimento complessivo di Credit Agricole Italia per consolidare la sua posizione di sesta banca commerciale nel paese, raddoppiando la quota di mercato in Lombardia, è di 737 milioni di euro.

Alle 17,00 circa il titolo Creval è in rialzo dell'1,17% a 10,884 euro dopo il balzo di quasi il 24% ieri in scia all'annuncio dell'Opa da parte dell'azionista francese.

Gli analisti di Mediobanca Securities hanno calcolato che Credit Agricole Italia offre agli azionisti del Creval il 34% dei benefici stimati per le sinergie e per le Dta, quest'ultime al centro di alcune misure che il governo sta preparando per incentivare le fusioni. Secondo fonti finanziarie l'offerta, quanto meno per le tempistiche, è arrivata inaspettata per il Creval il cui Cda si riunirà nei prossimi giorni per valutare la proposta e discutere se rispecchia il valore reale della banca, in particolare tenendo conto dell'effetto positivo derivante dagli incentivi fiscali sulle Dta.

Nessun commento da Creval. Il prezzo dell'Opa è di 50 centesimi sopra il valore dell'aumento di capitale iperdiluitivo da 700 milioni del 2018 necessario per avviare una profonda pulizia di bilancio e preparare l'istituto per un'eventuale fusione. Quell'operazione aveva visto la partecipazione di diversi fondi che sono entrati nel capitale della banca.

A fine settembre Creval, con 24 miliardi di asset, aveva un Cet1 del 17,2%, tra i più alti in Italia, contro il 12,8% di Credit Agricole Italia.

La mossa del gruppo francese arriva dopo che i colloqui per un più ambizioso deal con Banco Bpm si sono arenati.

(Valentina Za, Andrea Mandala e Pamela Barbaglia; in redazione a Milano Sabina Suzzi)