(Alliance News) - Le piazze europee si muovono in ribasso venerdì, dopo due giorni intensi per via delle decisioni sui tassi di interesse.

Giovedì, la Banca d'Inghilterra ha alzato i tassi di interesse del Regno Unito di 25 punti base, come ampiamente previsto. La decisione ha portato il tasso bancario chiave del Regno Unito al 4,25% dal precedente 4,00%. Il voto è stato diviso, con sette membri del Comitato di politica monetaria che hanno votato per l'aumento e due per il mantenimento invariato del tasso bancario.

La mossa di giovedì della BoE ha fatto seguito a decisioni simili sui tassi d'interesse della Banca nazionale svizzera e della Norges Bank giovedì mattina, della Federal Reserve statunitense mercoledì e della Banca centrale europea la scorsa settimana.

Sul fronte corporate, l'eliminazione delle obbligazioni AT1 del Credit Suisse da USD17 miliardi avrà implicazioni "profonde" per le normative bancarie globali, ha affermato Bill Winters, amministratore delegato di Standard Chartered Bank.

Winters ha espresso il punto di vista in una conferenza di venerdì in una discussione sulle riserve di capitale delle banche a seguito della storica acquisizione del Credit Suisse mediata dall'autorità di regolamentazione. L'autorità finanziaria competente svizzera ha deciso di cancellare USD17 miliardi di obbligazioni AT1 come parte dell'accordo.

"Il problema non è tanto se l'autorità di regolamentazione ha fiducia nella nostra solvibilità...è se il mercato ha fiducia nella nostra liquidità", ha affermato Winters.

Così, il FTSE Mib segna un calo dell'1,5% a 26.080,45, segnalandosi come peggiore fra le europee.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in rosso dello 0,8% come il CAC 40 di Parigi e il DAX 40 di Francoforte.

Fra i listini minori italiani, il Mid-Cap è in rosso dell'1,0% a 42.522,68, lo Small-Cap cede lo 0,8% a 29.788,50, mentre l'Italia Growth cede lo 0,2% a 9.335,92.

Sul listino principale di Piazza Affari, cedono terreno i bancari. Fra i maggiori ribassisti si vede UniCredit che arretra del 2,7%, Banco BPM con il 2,6% e BPER Banca con il 2,5%.

Société générale ha portato al rialzo il fair value di Terna a EUR8,50 dal precedente EUR8,20. Il titolo ha aperto gli scambi in rosso dello 0,1%.

Unipol - in calo dello 0,9% - ha comunicato venerdì di aver approvato i conti del 2022, confermando i preliminari resi noti a febbraio, che mostravano un utile netto di EUR866 milioni, in aumento rispetto a EUR796 milioni dell'anno precedente.

Sul segmento cadetto, Saras fa un passo indietro del 2,4% a EUR,136 facendo seguito alle due precedenti sedute chiuse in ribasso.

Ariston Holding cede invece il 2,3% a EUR3,67, dopo l'1,3% di verde della vigilia.

Iren - in rialzo del 2,1% - ha comunicato giovedì di aver chiuso il 2022 con un utile netto di EUR226 milioni, in calo del 25% rispetto a EUR303 milioni dell'anno precedente. Nonostante il calo dell'utile, il dividendo proposto dal board è in aumento del 10% su base annua, a EUR0,11 da EUR0,10 pagato l'anno scorso.

Fa ancora meglio Alerion, che si posiziona in tesa salendo dell'1,4% a EUR30,05.

Sullo SmallCap, Brioschi cede il 4,5% a EUR0,0730. Il titolo - che non stacca il dividendo dal 2019 - è in direzione per la terza sessione da concludere sul lato dei ribassiti.

Forza su Greenthesis, che avanza del 3,9% a EUR0,9290 facendo seguito a due sedute chiuse in rosso.

Il Sole 24 Ore - su del 13% ma fermato in asta di volatilità a EUR0,5900 - ha fatto sapere giovedì di aver chiuso l'esercizio 2022 con un "netto miglioramento" di tutti gli indicatori economico finanziari rispetto al 2021. Il risultato netto è pari a EUR500.000 da una perdita di EUR21,0 milioni del 2021. La società non chiudeva in utile da 14 anni.

Il consiglio di amministrazione di Pininfarina - flat a EUR0,85 - ha approvato giovedì il progetto di bilancio 2022 riportando una perdita netta di EUR5,0 milioni in peggioramento da un utile di EUR2,4 milioni del 2021.

Beghelli cede invece il 4,4% a EUR0,2960, in attesi dei risultati previsti in giornata.

Fra le PMI, prese di profitto su Gambero Rosso dopo le precedenti sedute positive in seguito ai buoni conti. Il titolo cede il 7,0%.

Go Internet cede invece il 6,9% a EUR0,2150. Il titolo scambia al minimo di 52 settimane a EUR0,21.

A New York, nella notte europea, il Dow è avanzato con lo 0,2%, il Nasdaq è salito dell'1,0%, mentre l'S&P 500 ha raccolto lo 0,3%.

Fra le piazze asiatiche il Nikkei ha ceduto lo 0,1%, l'Hang Seng ha ceduto lo 0,6% così come lo Shanghai Composite.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0779 contro USD1,0897 di giovedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2244 da USD1,2326 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD74,90 al barile contro USD76,64 al barile di ieri sera. L'oro, invece, scambia a USD1.981,34 l'oncia da USD1.993,09 l'oncia di ieri sera in chiusura.

Nel calendario economico di venerdì, alle 0900 CET è previsto il PIL spagnolo.

Alle 0915 CET uscirà l'indice PMI francese di servizi e manifatturiero. Lo stesso dato arriverà alle 0930 CET in Germania, alle 1000 CET dall'Eurozona e alle 1030 dal Regno Unito.

Nel pomeriggio, in USA, sono previsti diversi macro, tra cui l'indice PMI per terziario e manifatturiero, alle 1445 CET.

Tra le società quotate a Piazza Affari sono attesi i risultati di diverse società tra cui Juventus Football Club, Maps, Mondo TV e NB Aurora Sicaf.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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