MILANO (MF-DJ)--Banco Bpm ha realizzato nel primo semestre dell'anno un

utile netto pari a 361,3 milioni rispetto a 105,2 milioni del precedente

esercizio con una crescita del 243,4%. A livello adjusted il risultato

netto sale a 382 milioni (+197,5% a/a).

La realtà guidata dall'a.d. Giuseppe Castagna ha sottolineato che la pandemia continua ad essere un fattore di condizionamento anche nella seconda parte dell'anno, ma prevede di generare un utile netto per azione di circa 35 centesimi che, considerata anche la posizione patrimoniale, dovrebbe consentire la remunerazione degli azionisti, con un pay out ratio del 40% circa.

Il banchiere esprimendo apprezzamento per i risultati finanziari e fiducia sulle prospettive per il secondo semestre sembra tirare un po' il freno sul consolidamento. "Ho sempre detto che il consolidamento bancario è utile e continua ad esserlo, ma non vedo possibili partner alla porta in questo momento. Continuiamo a guardarci intorno ma la nostra storia ci insegna che stiamo bene anche da soli e che possiamo comunque continuare a creare valore per i nostri azionisti. Il nuovo piano strategico che verrà presentato è su base stand alone", ha spiegato Castagna intervenendo in conference call.

Tornando al semestre la performance dei proventi operativi ha consentito il raggiungimento di un risultato della gestione operativa di 1,048 mld di euro, in crescita del 48,2% rispetto al primo semestre 2020.

Il risultato ante imposte sale a 526 milioni rispetto a 210 milioni del

precedente esercizio con una crescita del 150,7%. A livello adjusted tale

risultato sale a 644 milioni con una crescita del 196,7%.

I dati del secondo trimestre evidenziano una performance economica che

conferma e migliora i risultati giá positivi rilevati nel primo trimestre.

Infatti i proventi operativi si attestano a 1.196 milioni in crescita

del 6,0% rispetto al primo trimestre, mentre risulta ancora piú

significativa la crescita del risultato della gestione operativa che si

attesta a 564 milioni nel trimestre (+16,6% t/t).

Il risultato netto dell'operativitá corrente è pari a 216 milioni con

una crescita del 22,4% t/t.

Infine, il risultato netto del trimestre è pari a 261,2 milioni

rispetto a 100,1 milioni del primo trimestre con una crescita del 161,0%

t/t. A livello adjusted tale risultato è pari a 231,2 milioni (+53,3%

t/t).

Il cet 1 Ratio phased-in e il Cet Ratio fully phased si attestano

rispettivamente al 14,1% e al 12,9%.

La raccolta diretta da clientela ammonta a 122,6 miliardi: +7,1% a/a e

+2% rispetto a fine dicembre 2020; si conferma la tendenza alla crescita

della raccolta "core" (+11,1 miliardi a/a e +4,2 miliardi rispetto a fine

2020); la raccolta indiretta da clientela ammonta a 96,5 miliardi: +9,1%

a/a e +5,3% rispetto al 31 dicembre 2020.

Lo stock crediti deteriorati netti ammonta a 3,7 miliardi: -13,4%

rispetto a fine 2020 e -31,2% a/a.

L'indicatore di liquiditá Lcr è pari al 216%.

Con riferimento all'andamento operativo del Gruppo Banco Bpm nel prosieguo dell'esercizio, il contesto esterno continuerá inevitabilmente a costituire un fattore di condizionamento rilevante. Allo stato, le "core revenues", rappresentate da margine di interesse e commissioni nette, sono attese ridursi leggermente rispetto a quelle del primo semestre, riflettendo elementi di stagionalitá tipici della seconda parte dell'anno.

Sul fronte della dinamica degli oneri operativi proseguiranno le azioni

volte ad un loro contenimento, con l'obiettivo di mitigare gli impatti

negativi derivanti sia dall'incerta ripetibilitá di taluni recuperi e

riduzioni di costo che hanno caratterizzato lo scorso esercizio,

soprattutto relativi alle spese per il personale, che dagli aumenti

connessi all'applicazione del contratto nazionale di categoria e dalla

crescita degli investimenti nell'IT.

Relativamente al costo del credito si prevede una sostanziale conferma del livello attuale.

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

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0519:28 ago 2021

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August 05, 2021 13:29 ET (17:29 GMT)