Il grosso delle sinergie da costo non arriverà da esuberi
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 dic - Il prezzo offerto per Banco Bpm è "fair", con un premio del 15-20% sui corsi di Borsa "undisturbed", prima dell'opa su Anima e dei rumor sul consolidamento, ma in ogni caso l'elemento cruciale è il ritorno sull'investimento, che dovrà essere sopra il 15%. Lo ha ribadito, secondo quanto risulta a Radiocor, l'a.d. di UniCredit, Andrea Orcel, nel corso della call "M&A: What's next" di Bofa. Per poter valutare eventualmente un rilancio, ha aggiunto quindi Orcel di fronte alla platea di investitori, bisognerà esaminare i risultati di fine anno di Banco Bpm, che saranno pubblicati nel febbraio 2025, nonché l'esito dell'Opa lanciata da quest'ultimo su Anima, in particolare per quanto riguarda l'effettivo riconoscimento dei benefici del Danish Compromise. In quel momento, ha spiegato, "se sarà possibile fare meglio lo valuteremo". Orcel, secondo quanto riferisce un partecipante alla call, è stato molto esplicito nel ribadire che UniCredit non ha mai parlato di esuberi post integrazione e ha sottolineato che in ogni caso saranno pochi perché non c'è molta sovrapposizione di filiali. Le sinergie da costi arriverebbero quindi soprattutto dal "sostanziale vantaggio sulle forniture a tutti i livelli", con un minor ricorso a consulenze esterne. Quanto a Commerzbank, secondo Orcel non succederà nulla prima dell'autunno-inverno 2025. A quel punto, se ci saranno le condizioni (e Orcel ha già chiarito che perché l'operazione sia possibile qualcuno in Germania dovrà "cambiare idea"), un eventuale deal richiederebbe 9 mesi: una tempistica "perfetta", che combacerebbe con la fine dell'integrazione di Banco Bpm (attesa per giugno 2026, un anno dopo la prevista chiusura dell'Ops).
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(RADIOCOR) 04-12-24 20:02:29 (0741)NEWS 3 NNNN
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December 04, 2024 14:02 ET (19:02 GMT)