LONDRA (Reuters) - Gli utili di Barclays sono più che raddoppiati nel primo trimestre, con la banca d'investimento del gruppo che ha tratto vantaggio dall'attività intensa sul trading azionario, mentre gli oneri sui prestiti deteriorati previsti si sono ridotti quasi a zero.

Barclays ha riportato un utile ante imposte per i tre mesi terminati il 31 marzo di 2,4 miliardi di sterline, in aumento rispetto ai 923 milioni di sterline di un anno fa e sopra la media di 1,76 miliardi di sterline prevista dagli analisti.

Gli oneri da svalutazione dell'istituto di credito si sono attestati a 55 milioni di sterline, molto meno di quanto previsto dagli analisti e in calo rispetto ai 2,1 miliardi di sterline nello stesso periodo di un anno fa.

I risultati migliori del previsto hanno fatto seguito a notizie altrettanto positive da parte delle rivali come HSBC e Lloyds all'inizio della settimana, in quanto le banche britanniche hanno beneficiato dei programmi di sostegno governativo che hanno limitato le conseguenze della pandemia.

Le banche britanniche, tuttavia, sono state più caute rispetto alle concorrenti statunitensi come JPMorgan, che all'inizio di questo mese ha sbloccato più di 5 miliardi di dollari che aveva accantonato per coprire i sofferenze.

I buoni risultati di Barclays sono arrivati nonostante una performance mista dalla banca d'investimento, dove l'attività di reddito fisso, valutaria e di materie prime (Ficc), di solito un punto di forza della banca, ha riportato un calo del 35%.

La scarsa performance del Ficc, che secondo Barclays è dovuta a un crollo della domanda dei clienti rispetto al frenetico inizio del 2020, è stata compensata da un picco del 65% dei ricavi da trading azionario, dovuto principalmente ai derivati.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Roma Stefano Bernabei, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)