Il gruppo BHP ha registrato martedì un calo di quasi il 5% nella produzione di minerale di ferro per il primo trimestre a causa di lavori di manutenzione alla sua miniera di Jimblebar e di una carenza di manodopera ferroviaria causata dalle restrizioni di confine COVID-19.

Ma il più grande minatore del mondo ha lasciato la sua previsione di produzione annuale invariata, a differenza del rivale Rio Tinto che la settimana scorsa ha tagliato https://www.reuters.com/business/rio-tinto-cuts-2021-iron-ore-shipments-forecast-labour-squeeze-2021-10-14 la sua previsione di spedizioni a causa del mercato del lavoro più stretto.

La produzione di minerale di ferro di BHP dall'Australia occidentale su una base del 100% è stata di 70,6 milioni di tonnellate (mt) nei tre mesi fino a settembre, in calo dalle 74 mt di un anno fa e dalle 72,8 mt del trimestre di giugno.

Le crescenti preoccupazioni sulle finanze del mercato immobiliare cinese e la maggiore attenzione di Pechino sui controlli delle emissioni hanno dimezzato i prezzi del minerale di ferro dal picco record di maggio, sollevando la preoccupazione che i guadagni eccezionali dei minatori siano probabilmente alla fine.

Le azioni di BHP sono affondate di un quarto da quando la società ha pubblicato i risultati annuali https://www.reuters.com/business/energy/bhp-sell-oil-gas-business-woodside-2021-08-17 in agosto, in cui il minatore ha detto che avrebbe eliminato la sua struttura a doppia lista e sarebbe uscito dal petrolio.

La produzione dell'attività petrolifera, che sarà acquistata da Woodside Petroleum, è aumentata del 3% a 27,5 milioni di barili di petrolio equivalente.

La produzione di carbone metallurgico è scesa del 9% a 8,9 tonnellate, mentre la produzione di carbone termico è salita del 17% a 4,2 tonnellate. Un'acuta carenza globale di carbone, anche in Cina https://reut.rs/3BRV2w6, ha provocato un'impennata dei prezzi della materia prima e causato interruzioni di corrente. (Relazione di Nikhil Kurian Nainan a Bengaluru; Editing di Aditya Soni)