I lavoratori della vasta miniera di rame Escondida della BHP nel nord del Cile hanno votato mercoledì per entrare in sciopero a causa di quelle che hanno descritto come preoccupazioni per la sicurezza, ha detto il sindacato della miniera.

I lavoratori sindacalizzati, che sostengono che Escondida, la più grande miniera di rame del mondo, non ha risposto alle ripetute lamentele sui potenziali rischi per la sicurezza, hanno votato quasi all'unanimità a favore dell'azione.

Lo sciopero comporterà un'interruzione parziale del lavoro il 12 e il 14 settembre per 12 ore al giorno, seguita da un'interruzione del lavoro a tempo indeterminato fino al raggiungimento di un accordo con BHP, ha detto il sindacato.

Il Presidente cileno Gabriel Boric ha detto il mese scorso di voler ratificare una convenzione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro sulla salute e la sicurezza nelle miniere, dopo che due lavoratori sono morti in un progetto di costruzione mineraria a luglio e una gigantesca voragine si è aperta più recentemente vicino a una miniera di rame.

In una dichiarazione, il sindacato ha detto di aver contattato "Minera Escondida-BHP chiedendo la risoluzione di molteplici inadempienze, infrazioni e violazioni prolungate, chiedendo l'avvio di colloqui per risolverle tempestivamente".

In una dichiarazione di mercoledì pomeriggio, Escondida ha affermato di aver rispettato tutti i suoi obblighi lavorativi e contrattuali e ha definito lo sciopero "illegale", perché la legge stabilisce meccanismi "chiari e pacifici" per risolvere le controversie.

"Per quanto riguarda le presunte condizioni di insicurezza nell'operazione, Escondida BHP chiarisce che in modo preventivo e in conformità con i suoi protocolli, ha chiuso temporaneamente le aree interessate", ha detto, aggiungendo di aver già segnalato queste misure all'autorità di regolamentazione mineraria Sernageomin.

Altre aree produttive "stanno funzionando normalmente", ha detto l'azienda.

A marzo, i lavoratori di Escondida hanno anche minacciato un'interruzione del lavoro a causa di affermazioni relative a violazioni del loro contratto collettivo, cosa che l'azienda ha negato. (Servizio di Fabian Cambero; Scrittura di Carolina Pulice; Redazione di Anthony Esposito, Aurora Ellis e Richard Pullin)