BMW ha rivisto al ribasso le sue previsioni di redditività e di consegna, a causa dei ritardi nelle consegne dovuti a problemi tecnici con il suo sistema frenante integrato. La casa automobilistica tedesca prevede che il suo margine di guadagno prima degli interessi e delle tasse (EBIT) sarà tra il 6% e il 7% per il 2024, dopo aver previsto in precedenza una cifra tra l'8% e il 10%. L'azienda prevede anche un leggero calo delle consegne, ha dichiarato, senza fornire una cifra precisa, mentre in precedenza aveva previsto un aumento.
Il prezzo delle azioni è crollato dell'8% dopo l'annuncio, trascinando al ribasso il resto del settore. Continental e Valeo sono scese del 7% e del 5%, Renault e Mercedes di oltre il 4% e Stellantis del 3,8%.
Berenberg aveva già tagliato le sue previsioni prima dell'annuncio.
All'inizio della mattinata, il settore aveva già subito le conseguenze di un rating settoriale prudente da parte di Berenberg. La società di ricerca tedesca ha ridotto le sue valutazioni da 110 a 90 euro per azione su BMW (hold, prima dell'avviso di oggi), da 86 a 75 euro su Mercedes (buy), da 109 a 85 euro su Porsche, da 19 a 17 euro su Stellantis (hold) e da 125 a 120 euro su Volkswagen (buy). Solo il prezzo obiettivo di Renault (buy) è stato mantenuto a 50 euro.
Secondo Berenberg, è probabile che la volatilità dei prezzi persista nel breve termine, sulla base di un'analisi approfondita di tre fattori chiave: lo slancio dei prodotti e dei prezzi, le tensioni commerciali tra Unione Europea e Cina e lo slancio dei veicoli elettrici a batteria in vista delle normative europee sulle emissioni del 2025. La società di ricerca ha tagliato le previsioni di profitto operativo delle case automobilistiche per il periodo 2024-2026 di una media di circa il 10%.
Allo stesso tempo, è stato confermato il rallentamento delle vendite di veicoli elettrici in Europa e il rischio normativo si profila con la nela necessità di un aumento significativo della penetrazione del mercato dei veicoli elettrici per evitare le penalizzazioni sulle emissioni di CO2. Tuttavia, la gamma di veicoli elettrici 'accessibili' dovrebbe migliorare con l'arrivo di diversi modelli che costano meno di 25.000 euro. Secondo Berenberg, BMW e Renault sembrano trovarsi in una posizione migliore grazie a una dinamica di vendita degli EV più favorevole e a lanci ben pianificati di veicoli elettrici accessibili.