Sebbene la crisi sanitaria continui a pesare sull'economia, i sostegni governativi senza precedenti in tutta Europa, dai programmi di cassa integrazione per i lavoratori agli aiuti alle imprese, hanno aiutato i creditori a continuare a pagare le proprie rate, consentendo alle banche di proteggere gli utili e di effettuare minori accantonamenti.

Credit Agricole, la seconda maggiore banca quotata in Francia, ha reso noto che l'utile netto è salito a 1,97 miliardi di euro nel trimestre, rispetto ai 954 milioni di euro di un anno fa.

Come le rivali, incluse la spagnola BBVA e BNP Paribas che hanno tagliato gli accantonamenti, l'istituto di credito ha detto che il costo del rischio - che riflette gli accantonamenti a fronte delle perdite sui prestiti - è diminuito del 66,8%, mentre i ricavi sono aumentati del 18,8%.

Ad una domanda sulle prospettive per gli accantonamenti, Philippe Brassac, Ceo di Credit Agricole SA, ha detto ai giornalisti di essere fiducioso per la seconda metà dell'anno, ma ha rifiutato di fornire una guidance.

"Lo stato agisce. Lo fa in modo efficiente. Questo offre un paradigma di rischio più sicuro per le banche", ha detto Brassac.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)