(Leggere bene all'ultimo paragrafo: "Guido Maria Nola e'

diventato responsabile del Bancoposta")

ROMA (MF-DJ)--Il management di Poste Italiane sta lavorando da qualche

mese per mettere a punto l'aggiornamento del piano industriale che verra'

presentato a febbraio. Lo scrive Il Sole 24 ore aggiungendo che l'appuntamento era in origine previsto a novembre ma la pandemia ha rimescolato parecchie carte del complesso business del gruppo dei recapiti e quindi e' stato necessario prendere piú tempo per aggiornare alcuni aspetti.

Tra questi, particolare rilievo assume la digitalizzazione e il ruolo

che essa e' destinata ad avere anche nella gestione remota della raccolta postale e dei servizi finanziari. Le chiusure e le misure di distanziamento sociale hanno reso per Poste Italiane obbligato e immediato un percorso che forse lo scorso anno sarebbe stato affrontato con maggiore gradualita'. Ora gli eventi rendono necessario accelerare un processo che comunque e' partito gia' alla fine dello scorso anno.

La vendita di Buoni e Libretti postali, ma anche servizi finanziari, da

mutui e polizze fino a prodotti di risparmio gestito, potra' avvenire

anche in via remota, avvalendosi del servizio che il consulente fornira'

attraverso una piattaforma come quelle che si utilizzano per le riunioni. Il prodotto potra' essere selezionato anche online e poi eventualmente confermato con un operatore in via telefonica. Tutto questo ovviamente non e' alternativo, ma complementare alla fonitura del servizio in presenza presso l'ufficio postale, ma a tendere la necessita' di recarsi in un ufficio dovrebbe diventare residuale. Soprattutto per Buoni e Libretti Postali, che costituiscono il cuore di quella raccolta che il gruppo guidato da Matteo Del Fante gestisce per conto della Cassa depositi e prestiti.

Il rapporto tra le due societa' e' disciplinato da una convenzione

triennale: l'ultima sarebbe dovuta scadere lo scorso 31 dicembre. Il

documento serve a stabilire quanto la Cdp remunera Poste per la raccolta:

viene stabilito il tasso di rendimento dei Buoni e dei Libretti, ma anche

l'entita' delle commissioni a fronte dei volumi venduti (nell'ultima

convenzione era stato riconosciuto a Poste un upfront, una sorta di

anticipo all'inizio di ogni anno). La convenzione rappresenta la maggiore

fonte di ricavi per Poste Italiane.

Le due societa' non sono riuscite a definire entro la fine del 2020 un

nuovo accordo per la gestione e remunerazione del servizio. Considerando

lo sconvolgimento portato dal Covid non e' un fatto strano. I board delle

due aziende prima di Natale hanno deliberato di prorogare la convenzione

preesistente di alcuni mesi nel 2021, presumibilmente fino a giugno. E

questo per prendere piu' tempo per raggiungere un nuovo equilibrio. Uno

dei punti da definire riguarda proprio la gestione remota della raccolta:

per Cdp, ad esempio, la vendita attraverso piattaforma potrebbe ridurre

anche la necessita' di tenere aperti tanti uffici postali. Una loro

riduzione potrebbe abbattere i costi e dunque anche il corrispettivo che

la Cassa deve pagare. Poste, però, ha una posizione diversa; anche

perchè la societa' ha fatto del presidio sul territorio nei comuni sotto

i 5 mila abitanti un must della propria strategia.

Nel frattempo, proprio per rafforzare le iniziative sui servizi

finanziari, Del Fante ha rimesso mano alla squadra: Guido Maria Nola e'

diventato responsabile del Bancoposta; al suo posto come cfo, e' stato

nominato Camillo Greco. Laura Furlan dal Bancoposta e' passata alla guida

della divisione mercati, imprese e pubblica amministrazione. Appena

insediato Nola ha chiuso un accordo con Bnp Paribas Bnl per rafforzare la

partnership sulla cessione del quinto del stipendio.

vs

(END) Dow Jones Newswires

January 12, 2021 05:14 ET (10:14 GMT)