MILANO (MF-DJ)--Le banche europee sono pronte a distribuire ai soci 80 miliardi di euro nel giro di 12 mesi. I bandi imposti nel corso del 2020 dalla Bce a dividendi e buyback hanno penalizzato non poco le quotazioni di borsa degli istituti, ma dovrebbero scadere a partire dal prossimo settembre.

Secondo Bank of America, quindi, è il momento giusto per acquistare le sottovalute azioni bancarie. Di qui alla fine dell'anno gli istituti europei distribuiranno 21 miliardi di dividendi arretrati, mentre nel 2022 la remunerazione salirà a 59 miliardi, 35 dei quali tramite lo stacco di cedole e 24 attraverso i programmi di buyback. Fra le più generose in rapporto alla capitalizzazione BofA indica Crédit Agricole, Bnp Paribas e Intesa. Gli analisti riconoscono che in passato le banche hanno frustrato le attese di remunerazione vuoi per scarsi ritorni sul capitale vuoi a causa di decisioni dei regolatori. Per BofA, però, stavolta lo scetticismo è ingiustificato. Lo stesso responsabile della Vigilanza Bce, Andrea Enria, ha riconosciuto che se protratti i limiti ai dividendi avrebbero effetti collaterali indesiderabili anche dal punto di vista prudenziale. «Dare nuovi poteri alle autorità di imporre restrizioni vincolanti alle distribuzioni potrebbe essere interpretato come un segnale che tali restrizioni avverranno più spesso in futuro», ha risposto Enria a domanda degli europarlamentari Sven Giegold ed Ernest Urtasun. «Considerando l'importanza delle distribuzioni nel consentire alle istituzioni finanziarie di raccogliere capitale sul mercato, simile iniziativa potrebbe incidere negativamente sulla loro sostenibilità a lungo termine».

fch

(END) Dow Jones Newswires

June 02, 2021 03:13 ET (07:13 GMT)