MILANO (MF-DJ)--Il 2021 si è chiuso con circa 9,2 miliardi di euro di investimenti in immobili non residenziali, livello superiore del 5% circa rispetto al dato del 2020, anno impattato dallo shock pandemico.

È quanto emerge dai dati elaborati dall'Ufficio studi di Bnp Paribas Real Estate Italy. Nel dettaglio, i volumi registrati nel 2021 sono risultati in diminuzione rispetto alla media degli ultimi 5 anni (-8% circa) ma in aumento se confrontati con la media degli ultimi 10 anni (+14% circa). Le operazioni chiuse nel 2021 sono state 236 rispetto alle 186 registrate nel 2020.

A guidare i volumi del quarto trimestre 2021, non è stato, come accaduto storicamente, il prodotto Uffici, bensì, il settore della Logistica. Questa asset class, con circa 2,3 miliardi di euro, spiega una nota, ha registrato il suo valore annuale più alto di sempre, rappresentando da sola un quarto del totale annuale e in crescita del 51% circa rispetto al dato di fine 2020.

A seguire gli Uffici che nel 2021 hanno totalizzato investimenti per circa 2,1 miliardi di euro (il 23% del totale annuale), in diminuzione rispetto allo stesso dato registrato nel 2020 (circa -35%).

Al terzo posto si sono posizionati i Prodotti Alternativi (centraline, Rsa, siti di sviluppo e Residenziale istituzionale) confermando la tendenza di crescita avviata già da qualche anno. I volumi registrati nel 2021 ammontano a circa 1,6 miliardi di euro (di cui un terzo attribuibile al Residenziale Istituzionale, circa 400 milioni di euro alle RSA e Student Housing e 450 milioni a centraline), in aumento del 57% circa rispetto al 2020.

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January 24, 2022 06:11 ET (11:11 GMT)