I prezzi delle azioni delle banche francesi sono scesi lunedì, con gli investitori che temono le conseguenze di una censura da parte del Governo di Michel Barnier, che aggiungerebbe un premio di rischio ai titoli finanziari francesi.

BNP Paribas ha perso il 2,05% intorno alle 15:33 GMT, Crédit Agricole SA l'1,93% e Société Générale il 3,25%, mentre il CAC 40 è sceso dello 0,61% e le banche europee dello 0,52%.

Un voto di sfiducia al governo di Michel Barnier, uno scenario che sta diventando sempre più probabile con il Rassemblement National che si riunisce dietro l'opposizione di sinistra, sta aumentando i timori sulla sostenibilità del debito pubblico francese e il suo impatto sui tassi di interesse e sull'attività economica nel suo complesso.

"Ci sono diversi canali attraverso i quali la situazione politica viene trasmessa alle banche", ha detto Jérôme Legras, responsabile della ricerca presso lo specialista del settore finanziario Axiom Alternative Investments. Oltre alla maggiore sensibilità del settore bancario alle fluttuazioni del mercato, l'economista ha menzionato "la connotazione abbastanza significativa del rischio sistemico per le banche e l'esposizione al debito sovrano, il cui deprezzamento potrebbe avere conseguenze sul bilancio delle banche".

Il differenziale di rendimento tra il Bund tedesco e l'OAT francese a 10 anni si è ampliato ulteriormente lunedì, dopo che Michel Barnier si è impegnato ad assumersi la responsabilità del suo governo per il progetto di bilancio della sicurezza sociale. È salito a 87,4 punti base intorno alle 15:43 GMT.

"Jérôme Legras ha aggiunto: "I movimenti di mercato a cui stiamo assistendo sulle banche francesi riflettono quasi esclusivamente un premio di rischio richiesto dagli investitori piuttosto che una realtà concreta sul conto economico. La maggior parte delle obbligazioni sovrane detenute dalle banche, ha spiegato, non sono incluse nella categoria contabile soggetta alle variazioni del valore di mercato.

"Il mercato spesso ragiona allo stesso modo: i tassi stanno salendo, il che non è positivo per i titoli finanziari. Ma c'è del vero in questo ragionamento, grazie alla trasmissione delle incertezze politiche e dell'aumento dei tassi alla macroeconomia", ha concordato Catherine Garrigues, Head of Equity Strategy Convictions/SRI di Allianz GI.

A suo avviso, ciò che sta accadendo in Francia è molto preoccupante perché la censura del Governo sta avendo un impatto sulla politica fiscale del Paese, che sta preoccupando i mercati e rinviando o riducendo i progetti di investimento delle aziende e delle famiglie, mettendo a dura prova l'attività principale delle banche francesi, ossia i prestiti.

(Scritto da Bertrand De Meyer, a cura di Kate Entringer)