MILANO (Reuters) - Gli sviluppatori della Trans Adriatic Pipeline (Tap) hanno avviato degli studi di fattibilità relativamente alla miscelazione dell'idrogeno con il gas naturale che il gasdotto trasporterà dall'Azerbaigian.

Lo ha riferito a Reuters Luca Schieppati, managing director di Tap.

"L'azienda ha avviato uno studio tecnico e speriamo di essere nella posizione di poter fare una prima valutazione entro la fine di giugno del prossimo anno", ha detto Schieppati. Il gasdotto Tap è l'ultima parte di un progetto da 40 miliardi di dollari denominato "Corridoio Meridionale del Gas" che trasporterà 10 miliardi di metri cubi di gas all'anno dallo Shah Deniz, giacimento azero di gas tra i più grandi al mondo, in Europa. È previsto che il gasdotto, già operativo a livello commerciale, inizi a trasportare gas verso l'Italia già alla fine di quest'anno.

Schieppati ha detto che l'impegno a combinare l'idrogeno giungerà assieme alla decisione, attesa per luglio 2021, sul possibile raddoppio della capacità del gasdotto.

L'idrogeno è visto come una fonte di energia che potrebbe sostituire in parte il gas naturale in futuro, contribuendo a ridurre le emissioni poiché viene prodotto utilizzando energia rinnovabile ed è, pertanto, privo di carbonio.

Tra gli azionisti di Tap figurano BP, l'azera Socar, Snam, Fluxys, Enagás e Axpo.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)