Bp è l'ultima tra i giganti occidentali dell'energia a pubblicare i propri risultati trimestrali, dopo che le rivali Shell, Exxon Mobil e TotalEnergiesPA> la settimana scorsa hanno registrato utili da capogiro che hanno dato nuovo slancio alle richieste dei politici di colpire il settore con nuove tasse sugli extraprofitti per aiutare i governi a far fronte all'impennata delle bollette energetiche.

Ieri il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha invitato le principali compagnie petrolifere che stanno realizzando utili da record a smettere di "trarre profitto dalla guerra", minacciando tasse più alte se non ci dovesse essere un aumento della produzione.

Bp, che ha aumentato il dividendo del 10% nel trimestre, riacquisterà 2,5 miliardi di dollari di azioni dopo aver riacquistato 7,6 miliardi di dollari da inizio anno. Il gruppo si è impegnato a utilizzare il 60% del flusso di cassa in eccesso per remunerare gli azionisti.

L'utile netto (underlying replacement cost profit) pari a 8,15 miliardi di dollari si confronta con previsioni di un profitto di 6 miliardi di dollari secondo un sondaggio tra gli analisti fornito dalla società.

Il risultato è stato favorito da "un eccezionale risultato nella commercializzazione e nel trading del gas" e dall'aumento dei prezzi del gas, che hanno compensato l'indebolimento dei margini di raffinazione.

Un anno fa Bp aveva registrato un utile di 3,3 miliardi di dollari, mentre nel secondo trimestre del 2022 l'utile aveva toccato i massimi di 14 anni a 8,45 miliardi di dollari.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Sabina Suzzi)