ROMA (MF-DJ)--La richiesta di B.Mps all'ex a.d., Fabrizio Viola, "è stata proposta dalle competenti funzioni aziendali, non ha alcuna attinenza con il tema delle azioni di responsabilità, è esclusivamente precauzionale e si è resa necessaria per lo scadere del termine di decadenza contrattualmente previsto". Lo precisa la banca in relazione a un articolo di Repubblica.

Secondo quanto riferito dal quotidiano, B.Mps -con delibera unanime del cda presa a inizio ottobre- avrebbe deciso di chiedere indietro 725 mila euro a Viola, suo amministratore delegato dal 2012 al 2016. La richiesta, che pare sia in procinto di essere inviata al banchiere già a capo di Bpm, Bper e PopVicenza, riguarda il pagamento differito dell'indennità di uscita (severance), a lui pagata in cinque tranche annuali da quando lasciò. Il contratto in vigore prevedeva clausole di claw back, una rivalsa volta ad adeguare la parte variabile dei compensi dirigenziali in certe circostanze.

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October 21, 2021 03:12 ET (07:12 GMT)