Sul risultato impattano, tra le altre cose, il badwill emerso dal processo di purchase price allocation (Ppa) provvisoria per 833,7 milioni relativo all'acquisizione del ramo d'azienda di Intesa-Ubi e il recupero di fiscalità sul badwill per 316,2 milioni, dice una nota.

Il Cet1 fully phased pro forma si attesta al 13,5%, crescendo di 10 punti base rispetto a fine marzo, con un "ampio buffer" rispetto al requisito Srep dell'8,125%.

Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e impieghi (Npe ratio) scende al 5,7% contro il 6,1% di marzo. In calo del 60% i crediti in moratoria a 3,2 miliardi di euro.

In crescita rispetto a un anno prima margine di interesse (+17,8%) e commissioni (+43,2%) per un totale ricavi a 1,6 miliardi (+30,95%).

La banca informa che è stato risolto consensualmente il rapporto di lavoro con Alessandro Vandelli, il cui ruolo di direttore generale viene assunto dall'AD Piero Montani.

A Vandelli viene riconosciuto un incentivo all'esodo di 1,6 milione di euro, un corrispettivo di 600.000 euro a fronte di un patto di non concorrenza e non sollecitazione di 12 mesi per i principali competitor della banca, il mantenimento dei diritti legati al piano di incentivazione LTI 2019-21.

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(Gianluca Semeraro, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)