MILANO (MF-DJ)--Ubi Banca avrebbe potuto riuscirci. Sulla nascita di un terzo polo del credito l'Antitrust aveva espresso idee molto nette nell'ambito dell'istruttoria sull'opas di Intesa Sanpaolo. A parte Ubi, «nessuna delle banche di medie dimensioni potrebbe svolgere il ruolo di aggregatore, con la conseguenza che autorizzare l'operazione (l'opas di Intesa, ndr) significherebbe rinunciare alla creazione di un terzo polo bancario, a fronte dell'ulteriore rafforzamento del leader di mercato», spiegava nel maggio 2020 l'authority guidata da Roberto Rustichelli.

Previsione errata. A meno di due anni dal blitz della Ca' de Sass, una versione alternativa del terzo polo sta prendendo forma tra Modena e Bologna. Se l'offerta non vincolante presentata lo scorso 14 dicembre su Carige andasse in porto, attorno a Bper-Unipol nascerebbe un gruppo in grado di distaccare gli altri pesi medi del settore e di avvicinarsi alle due big. Per ironia della sorte le basi per la nascita di questo polo sono state gettate proprio dallo smembramento di Ubi, visto che nella primavera del 2020 la ex popolare emiliana era al fianco di Intesa nell'assedio al gruppo di Victor Massiah. In quella e in altre operazioni si è rivelata decisiva la determinazione di Carlo Cimbri, ceo di quella Unipol che è non solo primo socio di Bper al 18,9% ma anche interlocutore molto attento alla strategia.

Quando in piena crisi del debito sovrano Cimbri pilotò Unipol verso il salvataggio di Fonsai l'impresa poteva sembrare ambiziosa fino all'azzardo. Non solo per le fibrillazioni dei mercati ma anche perché dal capezzale del gruppo di casa Ligresti erano scappati giocatori di peso come la francese Groupama. Qualcuno scrisse di un salto nel vuoto per via Stalingrado, che però alla fine completò la missione malgrado le bordate delle Procure e i colpi di coda dei Ligresti. L'integrazione di Fonsai non fu meno complessa, ma oggi nella city milanese pochi dubitano che 8 anni fa Cimbri abbia fatto un affare. Anche perché, con quell'operazione di sistema all'attivo, Unipol si è guadagnata un ruolo di primo piano nello scacchiere finanziario. Un ruolo certificato non solo dal peso assunto nell'azionariato di Mediobanca (2%) e di Rcs (4,9%), ma anche dalla partecipazione nello Ieo Monzino di cui Cimbri è presidente. Da allora il terreno di conquista è cambiato. Dal 2016 Unipol ha gradualmente spostato l'attenzione verso il comparto bancario. Il primo target è stata Bper della quale la compagnia ha gradualmente acquisito il 18,9% del capitale, cementando un'alleanza finanziaria e industriale che nel 2019 è stata ulteriormente consolidata con la cessione di Unipol Banca. Nel 2020, come ricordato, Unipol si è schierata al fianco di Intesa nella conquista di Ubi. Il ricco bottino dell'opas sono state le 630 filiali con cui Bper ha allargato il proprio network nel Nord Italia compiendo così un passo decisivo verso la creazione di un polo alternativo a Intesa e Unicredit.

fch

(END) Dow Jones Newswires

December 20, 2021 02:10 ET (07:10 GMT)