L'accordo, spiega una nota, è volto alla creazione di una joint venture partecipata per il 70% da Gardand e il 30% da Bper, e la cui valorizzazione complessiva è pari a 150 milioni di euro.

La Jv si occuperà della gestione e recupero dei crediti deteriorati, sia Utp che sofferenza, e gestirà parte dei portafogli deteriorati ceduti nell'accordo, parte dei quelli residui di proprietà di Bper, il 90% dei possibili futuri nuovi flussi di crediti Npl e il 50% dei possibili nuovi flussi Utp della banca con un un contratto di servicing decennale.

Dalle operazioni di cessione dei deteriorati Bper non si attende "impatti economici materiali", aggiunge.

Con le cessioni l'Npe ratio lordo scenderà dal 4,2%rispettivamente al 3,2% post cessione del portafoglio sofferenze e al 2,5% dopo la cessione degli Utp rispetto ai dati pro-forma del 30 settembre 2022.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)