MILANO (MF-DJ)--L'anno del Covid non ha avuto molti protagonisti nel mondo della finanza. Se gran parte delle aziende ha preferito congelare investimenti e operazioni straordinarie e attendere tempi più propizi, in pochi hanno scelto di rischiare.

Tra i più decisi, scrive Milano Finanza, c'è stato l'amministratore delegato di Unipol Carlo Cimbri che, proprio nei mesi più bui, ha dato pieno sostegno al vertice di Bper nell'ambito del deal Intesa-Ubi. Con quell'operazione la banca modenese (di cui la compagnia detiene oggi il 19,68%) ha acquisito una rete di 620 filiali, posizionate per lo più in una regione strategica come la Lombardia. Un salto dimensionale che oggi pone Bper ai vertici della classifica delle banche italiane per asset. Il deal ha inoltre contribuito ad avvicinare Cimbri al ceo di Intesa Carlo Messina che, con il numero uno di Mediobanca Alberto Nagel, è oggi tra gli interlocutori di riferimento per il vertice di Unipol. L'ormai storico legame con Piazzetta Cuccia peraltro è stato rafforzato con il ritorno nel capitale dell'istituto attraverso una partecipazione vicina al 2%.

Quali saranno le prossime mosse? Se oggi Bper è concentrata sull'integrazione delle filiali Ubi, le direttrici future potrebbero chiarirsi tra qualche settimana. Entro fine marzo gli azionisti del gruppo modenese presenteranno le liste per il rinnovo del consiglio di amministrazione che sarà votato il prossimo 21 aprile. Quest'anno l'appuntamento è particolarmente atteso soprattutto perché nel frattempo sono cambiati non solo l'assetto azionario ma anche i meccanismi di voto. Introducendo un sistema proporzionale, il nuovo statuto permette la presentazione di una pluralità di liste e non più soltanto di due (di cui una del cda), come accadeva invece in passato. In questo modo, oltre alla rosa di maggioranza, ci sarà spazio per più formazioni di minoranza tra cui quella storicamente promossa dai fondi. A muoversi sarà con ogni probabilità Unipol che, con quasi il 20% del capitale di Bper, potrà esprimere la maggioranza relativa del board. Una seconda lista è attesa invece dalla Fondazione Banco di Sardegna (salita al 10,24% per effetto del concambio con le azioni dell'ex partecipata) che potrebbe coagulare anche gli altri enti azionisti di Bper, cioè Cr Modena, Cr Provincia dell'Aquila, Banca del Monte di Foggia, Cr Bra e Cr Vignola. A parte Assogestioni non si prevedono altri soggetti in campo, ma l'esito della partita rimane comunque incerto. Soprattutto perché non si sa ancora quali saranno le scelte di Unipol.

red/lab

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2209:12 feb 2021

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