(Alliance News) - Piazza Affari è prevista in lieve aumento in un giorno importante sotto il profilo macro e non solo mentre i risultati delle società prendono una giornata di pausa.

Mercoledì mattina, infatti, arriveranno i PMI manifatturieri delle principali economie dell'Eurozona, del Regno Unito e, nel pomeriggio, degli USA, mentre stasera gli occhi sono puntati tutti sulla Federal Reserve, che annuncerà l'ultima decisione in materia di politica monetaria.

Il Federal Open Market Committee concluderà la sua riunione politica di due giorni mercoledì e annuncerà la sua decisione alle 2000 CET. Questo sarà seguito da una conferenza stampa con il presidente della Fed, Jerome Powell, alle 2030 CET.

Secondo lo strumento CME FedWatch, esiste una probabilità del 99,6% che la Fed alzi i tassi di un quarto di punto percentuale. Se la Fed aumentasse i tassi come previsto, ciò porterebbe il range dei tassi sui fondi federali dal 4,70% al 4,75%.

I futures di IG danno il Mib in rialzo di 72,5 punti o dello 0,3% dopo aver guadagnato l'1,0% a 26.599,74 alla chiusura di martedì.

Il FTSE 100 di Londra è dato su di 13,5 punti o dello 0,2%, il CAC 40 di Parigi è indicato in aumento di 6,8 punti o dello 0,1% e il DAX 40 di Francoforte è previsto in incremento di 10,5 punti o dello 0,1%.

Ieri sera, a Milano, il Mid-Cap ha chiuso giù dello 0,4% a 43.263,71, lo Small-Cap ha ceduto lo 0,1% a 29.568,76 e l'Italia Growth ha perso lo 0,8% a 9.513,18.

Sul listino principale di Piazza Affari, UniCredit ha fatto un balzo di oltre il 12% dopo aver annunciato un utile dell'anno 2022 esclusa la Russia a EUR5,4 miliardi da EUR3,3 miliardi dell'anno precedente, "il miglior risultato in oltre un decennio", come precisato dall'amministratore delegato Andrea Orcel.

Il titolo ha dato slancio ai bancari, con BPER Banca, Intesa Sanpaolo e Banco BPM che hanno riportato valori positivi tra il 3,6% e il 2,6%.

Terna - in ribasso dello 0,7% - ha comunicato martedì che il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato il procedimento autorizzativo del progetto di razionalizzazione della rete elettrica in alta tensione nell'area Ovest della Brianza, per cui la società investirà complessivamente oltre EUR100 milioni.

Sul Mid-Cap, MFE-MediaForEurope - con le azioni A e B che hanno chiuso, rispettivamente, in rialzo dell'1,2% e in rosso dello 0,1% - ha comunicato lunedì sera che i consigli di amministrazione di MFE e della sua controllata Mediaset España Comunicación hanno approvato e concordato di firmare il progetto comune di fusione transfrontaliera per incorporazione di MES in MFE.

Da un punto di vista strategico, operativo e industriale, tale fusione, spiega la società in una nota, "è finalizzata all'integrazione strategica e operativa delle società partecipanti, che finora hanno operato in modo autonomo nelle rispettive aree territoriali, con la conseguente creazione di un gruppo paneuropeo attivo nel mercato dei media e dell'intrattenimento".

Webuild ha chiuso in rosso del 3,1%. La società ha annunciato lunedì di essersi aggiudicata l'esecuzione dei lavori per il raddoppio e l'ammodernamento del lotto 1 dell'autostrada Ragusa-Catania, del valore di EUR208 milioni.

Juventus Football Club - in aumento dello 0,6% - ha comunicato lunedì di aver raggiunto un accordo con la società Leeds United Football Club per la cessione, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2023, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Weston McKennie a fronte di un corrispettivo di EUR1,25 milioni, oltre a premi fino ad un massimo di EUR250.000 al verificarsi di determinati obiettivi sportivi.

Sullo Small-Cap, Seri Industrial ha chiuso in rialzo dell'1,1% dopo aver fatto sapere martedì che il consiglio di amministrazione ha autorizzato la sottoscrizione di nuovi contratti di locazione con la parte correlata Pmimmobiliare da parte delle controllate FIB e Seri Plast e con Azienda Agricola Quercete da parte della società.

Ha fatto peggio di tutti ePrice, cedendo il 5,5%, mentre Tesmec ha chiuso in vetta al listino, segnando un rialzo del 3,7%.

Tra le PMI, Esautomotion ha ceduto lo 0,6% dopo aver fatto sapere martedì che i ricavi del gruppo al 31 dicembre 2022 sono stati pari a EUR34,0 milioni, in crescita del 19% rispetto al 2021 quando erano EUR28,6 milioni.

Clabo ha perso il 6,8%. Lunedì, la società ha fatto sapere che il consiglio di amministrazione ha preso visione di alcuni dati gestionali relativi all'esercizio 2022, riportando ricavi consolidati totali per EUR58,8 milioni in crescita del 16% rispetto all'esercizio precedente, quando ammontavano a EUR50,8 milioni.

Digital Value ha lasciato sul parterre l'1,4%, dopo aver comunicato martedì di aver chiuso il 2022 con ricavi di EUR706,9 milioni, in aumento del 18% o di EUR109,4 milioni rispetto all'anno precedente.

Il dato supera dell'1,4% il consensus del mercato di EUR697,2 milioni "e conferma la forte focalizzazione del Paese sugli investimenti per la digitalizzazione e per l'efficientamento delle infrastrutture ICT", come spiega la società.

Casta Diva Group - giù dell'1,1% - lunedì ha reso noto che il consiglio di amministrazione ha esaminato il dato preconsuntivo dei ricavi consolidati relativi all'esercizio 2022, non ancora sottoposti a revisione legale, che si è chiuso a quota EUR82 milioni, in crescita del 175% rispetto a EUR29,7 milioni del 2021.

Innovatec ha guadagnato il 3,3% dopo aver fatto sapere martedì di aver ricevuto dalla Provincia di Monza Brianza, l'autorizzazione alla realizzazione di un impianto per attività di trattamento e recupero di rifiuti a Lazzate.

L'impianto autorizzato è immediatamente cantierabile, si estenderà su una superficie di circa 13.000 metri quadrati di cui 3.000 coperti e sarà realizzato nei prossimi dodici mesi con un investimento previsto di circa EUR3,5 milioni.

In Asia, il Nikkei ha chiuso mercoledì in rialzo dello 0,1% a 27.346,88, lo Shanghai Composite è salito dello 0,9% a 3.284,92 e l'Hang Seng sta guadagnando lo 0,8% a 22.018,26.

A New York, il Dow ha chiuso ieri sera in rialzo dell'1,1% a 34.086,04, il Nasdaq ha portato a casa un aumento dell'1,7% a 11.584,55 mentre l'S&P 500 ha guadagnato l'1,5% a 4.076,60.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0879 contro USD1,0861 di martedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2324 da USD1,2318 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD85,60 al barile contro USD85,31 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.926,43 l'oncia da USD1.904,40 l'oncia della scorsa seduta.

Il calendario macroeconomico di mercoledì, alle 0915 CET, prevede la pubblicazione dell'indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero spagnolo. Lo stesso dato è atteso in Italia alle 0945 CET; alle 0950 è la volta dell'indice PMI francese e cinque minuti più tardi arriva l'indice dei direttori degli acquisti del manifatturiero della Germania.

Alle 1000 CET, viene pubblicato il PMI manifatturiero dell'Eurozona e mezz'ora dopo quello del Regno Unito.

Alle 1100 CET, si tiene il vertice dell'OPEC mentre in Italia viene pubblicata l'inflazione di gennaio, così come nell'Eurozona, insieme al dato sulla disoccupazione.

Alle 1300 CET, è atteso l'appuntamento settimanale con i dati sui mutui statunitensi.

Sempre Oltreoceano, alle 1545 CET, è atteso l'indice dei direttori degl acquisti del settore manifatturiero degli USA e, 15 minuti dopo, è la volta dell'indice ISM dell'occupazione manifatturiera, dei dati sulle spese per costruzioni edili e dei nuovi lavori JOLTs.

Alle 1630 CET è la volta delle scorte di petrolio greggio.

Tra le società quotate a Piazza Affari, non sono attese particolari comunicazioni.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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