(Alliance News) - Le piazze europee si muovono in calo venerdì, in chiusura di una settimana intensa, dopo che i numeri più "caldi" del previsto sulla disoccupazione e sui prezzi alla produzione dagli Stati Uniti hanno ravvivato i timori che la Federal Reserve rimanga aggressiva per un tempo più prolungato.

Inoltre, sempre i funzionari della Fed, Loretta Mester e James Bullard, hanno indicato pubblicamente la via di ulteriori aumenti dei tassi di interesse per combattere il crescere del valore del paniere dei prezzi.

Le sale trading valutano inoltre i dati che mostrano che l'inflazione dei produttori in Germania è rallentata meno del previsto a gennaio mentre i volumi delle vendite al dettaglio in UK sono aumentati inaspettatamente dello 0,5% a gennaio, grazie alle promozioni di vendita e ai prezzi del carburante più bassi, come specificato nel report dell'ONS.

Così, il FTSE Mib marca un calo dell'1,2% a 27.515,01.

In Europa, il CAC 40 di Parigi arretra con l'1,2%, il FTSE 100 di Londra sta cedendo lo 0,6% mentre il DAX 40 di Francoforte perde l'1,3%.

Fra i listini minori, il Mid-Cap è in rosso dell'1,0% a 44.334, 83, lo Small-Cap cede lo 0,8% a 30.077,61 e l'Italia Growth è sotto dello 0,7% a 9.634,88.

Sul listino principale di Piazza Affari, fra i pochi rialzisti si vede BPER Banca, che sale del 3,2%. Il titolo ha toccato il nuovo massimo di 52 settimane a EUR2,77 per poi ritracciare su area EUR2,73.

In rosso, colore dominante nel listino, Recordati sta cedendo il 3,9% dopo il verde della vigilia con l'1,0% e in attesa dei risultati in arrivo per martedì. Sul titolo si segnala altresì che Barclays ha tagliato il target price a EUR35,00 dal precedente EUR40,00.

Tenaris arretra invece del 2,8% a EUR16,87 per azione. Ieri sera il titolo ha fatto meglio di tutti in rialzo dell'8,0% dopo aver annunciato mercoledì sera risultati record per il 2022. Al 31 dicembre 2022 Tenaris ha riportato, nell'ultimo trimestre, vendite nette per USD3,62 miliardi, in aumento del 76% sui USD2,06 miliardi del quarto trimestre 2021. Cresce a tre cifre, invece, l'utile netto, salito a USD803 milioni nell'ultimo trimestre dell'anno, il 139% in piu dello stesso periodo del 2021. L'utile netto dei 12 mesi ammonta a USD2,55 miliardi, "e raggiunge un livello record", come spiega la società in una nota, in crescita del 142% sui USD1,05 miliardi dell'anno 2021.

Bassifondi anche per Saipem, che cede il 2,8% dopo l'1,5% di verde della vigilia., mentre Amplifon si accoda ugualmente al trend cedendo il 2,5% dopo due sedute chiuse in attivo.

Sul segmento MidCap, Wiit arretra del 2,8% a EUR20,66. Da menzionare che la società prosegue con il programma di buyback, dove da ultimo ha comunicato di aver acquistato azioni ordinarie proprie per un controvalore complessivo di EUR240.000 circa.

Vendite marcate anche su Tamburi, che arretra del 2,4% a EUR7,75 dopo lo 0,1% di attivo della vigilia.

Salvatore Ferragamo cede invece l'1,9%, in scia al rosso della vigilia con lo 0,2%.

Sullo SmallCap, Eukedos sale del 3,6% a EUR1,29 in attesa dei risultati in arrivo per mercoledì.

Prevale il senso 'buy' anche su Borgosesia, che accelera al 3,3% portando il prezzo a EUR0,8240.

Tesmec - oggi in lettera dello 0,4% - ha fatto sapere giovedì di aver esaminato alcuni dati gestionali preliminari dell'esercizio 2022, che registrano ricavi in crescita di circa il 25% rispetto all'esercizio 2021, grazie alla performance del settore ferroviario, al recupero del settore trencher sul mercato americano ed un miglior mix del settore energy.

Gabetti arretra invece del 2,6% a EUR1,2080.

Fra le PMI, Frendy Energy cede il 7,5% a EUR0,2460. Da menzionare che il titolo - che non stacca il dividendo dal 2016 - su base settimanale marca ancora un attivo di circa il 7,6%.

Retrovie anche per Alfonsino, che cede il 5,3% in profit taking dopo due sedute di significativi guadagni.

Nota positiva, fra la minoranza del listino, per Arterra Bioscience, che avanza con il 2,8% a EUR2,59.

Acquisti anche su Ecosuntek, che marca un 2,7% a EUR19,20. Il titolo - sulla piattaforma MarketScreener - ha un indicazione 'bullish' sul breve, medio e lungo periodo.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso sotto dell'1,3%, il Nasdaq sotto dell'1,8%, mentre l'S&P 500 ha lasciato sul parterre l'1,4%.

Fra le piazze asiatiche, il Nikkei ha ceduto lo 0,7%, lo Shanghai Composite lo 0,8%, mentre l'Hang Seng ha terminato in rosso dell'1,3%.

Tra le valute, si conferma la forza del dollaro. L'euro passa di mano a USD1,0642 contro USD1,0678 di giovedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,1931 da USD1,2012 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD83,85 al barile contro USD83,64 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.822,00 l'oncia da USD1.823,27 l'oncia di giovedì in chiusura.

Nel calendario economico di venerdì, alle 1000 CET, dall'Eurozona, è in arrivo il saldo del conto corrente destagionalizzato.

Alle 1445 CET terrà un discorso Bowman della FED, mentre alle 1900 CET usciranno i dati di Baker Hughes. Come di consueto in venerdì, infine, alle 2130 CET, sarà la volta del COT Report.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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