(Alliance News) - L'indice Mib è in calo portandosi in area 27.700 venerdì - interrompendo quattro sessioni consecutive di rialzi - con i timori di sostanziali aumenti dei tassi da parte della Federal Reserve che sono tornati al cento della scena dopo i dati economici più solidi del previsto dagli USA.

A Milano - in controtendenza -, è comunque una buona giornata per il segmento dei titoli bancari, che segna un più 0,6% e che, dall'inizio del 2023, sfiora un attivo del 30%.

La presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, ha sottolineato che i tassi dovranno superare il 5% "e rimanere lì per un lungo periodo di tempo". Inoltre, il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha affermato di ritenere possibile un aumento di mezzo punto percentuale alla prossima riunione di marzo.

In Europa, l'inflazione annuale dei produttori in Germania è diminuita per il quarto mese consecutivo a gennaio, anche se meno del previsto.

Intanto, importante segnalare come venerdì i future sul gas naturale in Europa - misurati sul benchmark Dutch TTF - hanno toccato quota EUR49,5 per megawattora, il livello intraday più basso dal settembre 2021, e stanno per chiudere la settimana in ribasso di quasi il 7%, con la crisi energetica europea che sembra per ora essere superata.

L'Europa si sta avvicinando alla fine della stagione invernale con uno stoccaggio pieno di circa il 65%, molto al di sopra della media decennale del 54% per questo periodo dell'anno, a causa di temperature più calde del solito, importazioni record di GNL e un aumento della produzione di energia da fonti energetiche alternative, tra cui l'eolico e il nucleare.

Così, il FTSE Mib marca un rosso dello 0,4% a 27.733,59.

In Europa, il CAC 40 di Parigi arretra con lo 0,7%, il FTSE 100 di Londra sta cedendo lo 0,2% mentre il DAX 40 di Francoforte perde lo 0,8%.

Fra i listini minori, il Mid-Cap è in rosso dello 0,4% a 44.635,92, lo Small-Cap cede lo 0,5% a 30.154,22 e l'Italia Growth è sotto dell'1,0% a 9.609,38.

Sul listino principale di Piazza Affari, fra i pochi rialzisti si vede BPER Banca, che sale del 3,2% confermandosi rialzista sin dal suono della campanella. Il titolo scambia al nuovo massimo di 52 settimane a EUR2,79.

Avanti anche un altro bancario, Banco BPM, che avanza con l'1,6% a EUR4,24. Da segnalare che Keefe, Bruyette & Woods esprime un target price sul titolo a EUR5,81.

In rosso, colore dominante nel listino, Recordati sta cedendo il 3,6% dopo il verde della vigilia con l'1,0% e in attesa dei risultati in arrivo per martedì. Sul titolo si segnala altresì che Barclays ha tagliato il target price a EUR35,00 dal precedente EUR40,00.

Tenaris arretra invece del 3,2% a EUR16,87 per azione. Ieri sera il titolo ha fatto meglio di tutti in rialzo dell'8,0% dopo aver annunciato mercoledì sera risultati record per il 2022. Al 31 dicembre 2022 Tenaris ha riportato, nell'ultimo trimestre, vendite nette per USD3,62 miliardi, in aumento del 76% sui USD2,06 miliardi del quarto trimestre 2021. Cresce a tre cifre, invece, l'utile netto, salito a USD803 milioni nell'ultimo trimestre dell'anno, il 139% in piu dello stesso periodo del 2021. L'utile netto dei 12 mesi ammonta a USD2,55 miliardi, "e raggiunge un livello record", come spiega la società in una nota, in crescita del 142% sui USD1,05 miliardi dell'anno 2021.

Bassifondi anche per Amplifon, che si accoda negli ultimi posti del segmento con una contrazione del 2,3% dopo due sedute chiuse in attivo.

Sul segmento MidCap, Wiit arretra dell'1,3% a EUR20,98. Da menzionare che la società prosegue con il programma di buyback, dove da ultimo ha comunicato di aver acquistato azioni ordinarie proprie per un controvalore complessivo di EUR240.000 circa.

Seco cede invece il 4,8%, portando il prezzo a quota EUR5,13 e con passivo settimanale che va oltre il 6%.

Vendite marcate anche Antares Vision, che arretra del 2,1%, posizionandosi per la sua terza seduta da concludere sul lato dei ribassiti.

In nota positiva, invece, si segnalano anche su questo listino i bancari. Monte dei Paschi si apprezza del 4,4% prima di finisre in asta di volatilità, Credito Emiliano sale del 2,2%, mentre Banca Ifis avanza con l'1,3%,

Sullo SmallCap, Eukedos sale del 2,0% a EUR1,27 in attesa dei risultati in arrivo per mercoledì.

Fa meglio di tutti Eems, che segna un più 2,7%, in direzione per la quarta seduta di fila da rialzista.

Tesmec rialza la testa dopo l'andamento ribassista con il quale aveva iniziato gli scambi. La company ha fatto sapere giovedì di aver esaminato alcuni dati gestionali preliminari dell'esercizio 2022, che registrano ricavi in crescita di circa il 25% rispetto all'esercizio 2021, grazie alla performance del settore ferroviario, al recupero del settore trencher sul mercato americano ed un miglior mix del settore energy.

In coda, a chiudere il listino è Bioera, che cede il 6,0% a EUR0,2800.

Fra le PMI, Frendy Energy cede il 7,5% a EUR0,2460. Da menzionare che il titolo - che non stacca il dividendo dal 2016 - su base settimanale marca ancora un attivo di circa il 7,6%.

Retrovie anche per Alfonsino, che cede il 5,3% in profit taking dopo due sedute di significativi guadagni.

Nota positiva, fra la minoranza del listino, per Ecosuntek, che marca un 2,7% a EUR19,20. Il titolo - sulla piattaforma MarketScreener - ha un indicazione 'bullish' sul breve, medio e lungo periodo.

Prevale il lato buy anche su Gismondi1754, che avanza con il 2,3% a EUR6,70.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso sotto dell'1,3%, il Nasdaq sotto dell'1,8%, mentre l'S&P 500 ha lasciato sul parterre l'1,4%.

Tra le valute, si conferma la forza del dollaro. L'euro passa di mano a USD1,0642 contro USD1,0678 di giovedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,1931 da USD1,2012 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD83,85 al barile contro USD83,64 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.822,00 l'oncia da USD1.823,27 l'oncia di giovedì in chiusura.

Nel calendario economico di venerdì, alle 1445 CET terrà un discorso Bowman della FED, mentre alle 1900 CET usciranno i dati di Baker Hughes. Come di consueto in venerdì, infine, alle 2130 CET, sarà la volta del COT Report.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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