MILANO (MF-DJ)--Bper Banca ha presentato il piano industriale 2022-2025 "e-volution" che vede un utile netto in crescita a 800 mln euro (640 mln nel 2024). Il business plan include Banca Carige la cui fusione avverrà entro fine novembre: un'acquisizione che unita a quella recente relativa agli sportelli di Ubi Banca, proietta la banca verso il terzo polo bancario.

"Proseguiremo il percorso di affermazione su scala nazionale", ha affermato l'a.d. di Bper, Piero Montani, presentando il business plan ma il banchiere ha poi escluso la possibilità di eseguire nuove operazioni di M&A, al momento "non allo studio" in quanto il focus è sull'integrazione dell'istituto ligure. Interpellato sulla possibilità di una possibile aggregazione con B.P.Sondrio, di cui Unipol è il primo azionista, o di un intervento futuro in B.Mps il banchiere ha spiegato che il focus rimane sul completamento dell'operazione di B.Carige per l'anno in corso e per quello successivo.

A livello commerciale, la banca emiliana che ora è diventata "uno dei principali operatori a livello nazionale" prevede di raggiungere nel 2025 i 95 miliardi di impieghi alla clientela (dai 79 del 2021), una raccolta diretta di 111 miliardi (da 101) e una raccolta indiretta da 190 miliardi (da 166). Con Carige la clientela è aumentata del 20% raggiungendo 5 mln di clienti.

I proventi operativi netti al 2025 sono attesi a 4.370 mln (4.290 mln in 2024), gli oneri operativi saranno pari a -2.530 mln (-2.570 mln in 2024).

Il risultato della gestione operativa a fine piano è atteso a 1.840 mln (1.715 mln in 2024), il risultato della gestione post rettifiche è atteso a 1.250 mln in 2025 (1.080 mln in 2024) e l'utile pre tasse a 1.160 mln in 2025 (930 mln in 2024).

Per quanto riguarda lo stato patrimoniale, gli impieghi alla clientela sono attesi nel 2025 a 95 mln (93 mln in 2024), il totale raccolta diretta a fine piano raggiungerá i 111 mln (112 mln in 2024) e il Totale raccolta indiretta sará pari a 190 mln (187 mln in 2024).

Nel piano è previsto un payout ratio al 50% nel 2025 che che secondo Montani verrà raggiunto "ben prima" e un target di distribuzione di un monte dividendi pari ad almeno 1 mld nell'arco di piano.

Particolare attenzione sarà dedicata al private banking e al wealth e asset management. "Investiremo sulla Cesare Ponti, non si tratterà di un rilancio ma di farne una cosa grande", ha aggiunto Montani. "L'ambizione è quella di concentrare i comparti wealth management e asset management di gruppo in un veicolo specializzato, integrato e societarizzato all'interno di Banca Cesare Ponti".

Al 2025 gli obiettivi sono di raggiungere 100 mld di Aum e 830 mln di commissioni generate.

Il piano strategico di Bper prevede la creazione di una struttura dedicata alla bancassurance con 225 risorse dedicate - di cui parte acquisite sul mercato - e un nuovo modello di presidio del business. E' previsto inoltre il rafforzamento del credito al consumo tramite l'accentramento completo della produzione di prestiti personali su Bibanca e la digitalizzazione dell'offerta.

Dall'integrazione di Carige in Bper sono state identificate sinergie per un totale di 155 milioni di euro lordi, "che si dispiegheranno al 100% al 2024 e al 50% già nel 2023". In particolare, 85 milioni sono riferiti a sinergie di costo, 40 milioni saranno generati da sinergie di funding e 30 milioni sono attesi da sinergie di ricavo.

"Le sinergie confermano i solidi presupposti industriali alla base

dell'operazione".

Il nuovo piano industriale prevede inoltre il ridimensionamento della rete di filiali tramite la chiusura di circa 600 sportelli entro il 2024 (-29% rispetto a fine 2021), di cui 140 già realizzate, che porterà il numero totale a circa 1.500. Tale ridimensionamento "sarà abilitato dalla progressiva digitalizzazione dell'offerta e dal parallelo sviluppo e rafforzamento di canali distributivi specializzati (centri imprese, centri private)".

Tra le principali azioni previste nell'ambito del piano industriale c'è l'uscita di 3.300 risorse e 1.450 nuove assunzioni dal mercato principalmente nei campi del Digitale, dell'IT, dei Dati, del wealth management e nell'ambito Esg.

La banca non ha ancora ipotizzato un cambio di nome, ma lo sta valutando.

claudia.cervini@mfdowjones.it

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1015:06 giu 2022


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