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Ad un mese di distanza dal GP Monaco, la Formula 1 torna a lambire il Mar Mediterraneo, con il GP Francia a Le Castellet, nella regione Provence-Alpes-Côte d'Azur. Secondo i tecnici Brembo il Circuit Paul Ricard rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni.

In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2, il più basso della stagione a pari merito con Silverstone e Suzuka. Si tratta di una pista molto tecnica, da medio carico aerodinamico con curvoni velocissimi come la Signes (curva 10) che viene affrontata in pieno e altre molto lente come la curva 15. ​

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​Fino a 1.480 fori di ventilazione per i dischi di Formula 1 ​

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A seconda delle temperature previste durante il Gran Premio e della specifica strategia di gara, ciascun pilota può optare fra sei diverse soluzioni di dischi Brembo anteriori: c'è l'opzione medium cooling con 800 fori, high cooling con 1.250 fori e very high cooling con 1.480 fori. Per ciascuna di queste è disponibile anche l'opzione con lavorazione sul diametro esterno, il cosiddetto 'groove'.

Nel caso del very high cooling i fori sono disposti su 7 diverse file, nell'ipotesi intermedia su 6 file e nella restante su 4 file: misurano 2,5 millimetri di diametro l'uno e vengono realizzati, uno alla volta, da un macchinario di precisione. Per completare i fori di un singolo disco sono necessarie dalle 12 alle 14 ore di lavoro ininterrotto. La tolleranza di lavorazione è di soli 4 centesimi. ​


No agli shock termici anche per le auto stradali​

Pur non raggiungendo i 1.200°C delle monoposto di Formula 1, anche gli impianti frenanti delle auto stradali possono surriscaldarsi. Per evitare questi fenomeni, da oltre un quarto di secolo Brembo porta avanti studi sulla forma della camera di ventilazione. Grazie ad essa le tradizionali alette hanno lasciato spazio alla ventilazione a pioli.

Disposti su tre circonferenze lungo la fascia frenante, con geometria differente per assicurare la miglior resa alla fluidodinamica, i pioli aumentano la resistenza alle cricche termiche fino al 30 per cento, garantendo una vita più lunga al disco. ​

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Solo uno oltre il quintale​

In media, durante un intero giro, i piloti di Formula 1 utilizzano i freni per oltre 15 secondi e 7 decimi, un valore simile al GP Bahrain la cui pista è però più corta di 400 metri. Al Circuit Paul Ricard gli impianti frenanti sono azionati per il 17 per cento dell'intera gara, a Sakhir per il 18 per cento.

Tutte le tre frenate superiori ai 2 secondi sono concentrate nella parte centrale della pista, anche se si differenziano tra di loro per la decelerazione e il carico sul pedale del freno. Solo in un punto del tracciato, peraltro, il carico supera i 100 kg, un'anomalia perché in tutti gli altri tracciati del Mondiale almeno 2 o più staccate soddisfano questo requisito.





Nella chicane a 140 km/h​

Alle 15 curve del Circuit Paul Ricard corrispondono 8 frenate: una sola è classificata come impegnativa per i freni, 2 sono di media difficoltà e le restanti 5 sono light.

La staccata più impegnativa è quella alla curva 8, la chicane che taglia in due il rettilineo da 1,8 km del Mistral: le monoposto vi arrivano a 349 km/h e frenano per 2,09 secondi durante i quali coprono 126 metri per affrontarla a 140 km/h. I piloti devono esercitare un carico di 143 kg e sono soggetti ad una decelerazione di 5,3 g. ​ ​


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Brembo S.p.A. published this content on 14 June 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 15 June 2021 09:33:07 UTC.