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A distanza di quattro mesi dalla tappa al Circuito Estoril, la Superbike torna in Portogallo per il round all'Autodromo Internacional do Algarve. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 17 piloti del Mondiale Superbike, è un tracciato mediamente impegnativo per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3.

I continui saliscendi che lo caratterizzano rendono difficile per i piloti calibrare le staccate, con il rischio di arrivare lunghi in discesa o di frenare troppo presto in salita: in discesa si tocca una pendenza massima del 12 per cento e in salita del 6 per cento, mentre l'inclinazione trasversale tocca in alcuni punti l'8 per cento.








Carbonio al 2,1 per cento​​

Ogni pilota Superbike può scegliere tra dischi da 338,5 mm di diametro e da 336 mm di diametro. Il diametro maggiore permette di esercitare una maggiore pressione, ma pesa di più. Da quest'anno inoltre Brembo mette a disposizione dei team l'innovativo disco ventilato in acciaio.

Il carbonio è bandito in Superbike dal 1994 per il contenimento dei costi. I dischi sono infatti in acciaio, anche se il regolamento consente di utilizzare una percentuale di carbonio non superiore al 2,1 per cento del peso totale del disco. Per la stessa ragione sono vietate le leghe contenenti il berillio. ​​

Grande smaltimento di calore anche per le moto stradali​

Per le moto stradali Brembo realizza i dischi High Performance che garantiscono prestazioni senza compromessi, estetica racing e una significativa riduzione di peso rispetto ai dischi originari. Una prima opzione è data dai dischi Supersport, disponibili con fascia frenante di 34 mm e spessore di 5,5 mm, maggiorato rispetto a quelli di serie.

Si tratta di dischi completamente flottanti, grazie alla fascia in acciaio martensitico termicamente trattato e alla campana in lega d'alluminio ricavata dal pieno. L'accoppiamento tra le due parti è realizzato dai 10 nottolini di trascinamento e ciò garantisce un minor consumo e un superiore smaltimento del calore perché la fascia frenante è libera di deformarsi. ​

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Più sforzo della MotoGP ma per meno tempo ​

Nonostante la presenza di 15 curve, ogni giro i piloti del Mondiale Superbike utilizzano i freni 10 volte, lo stesso numero della MotoGP, e anche il tempo complessivo di impiego è simile: 31,4 secondi al giro per le derivate di serie, 32 secondi per i prototipi. Alle curve 7, 11 e 15 però il tempo di funzionamento dei freni della Superbike è superiore alla MotoGP.

Il carico complessivo al giro sulla leva del freno vede invece prevalere la Superbike, con 39,6 kg a fronte dei 32,2 kg della MotoGP. Complice però il maggior numero di giri di quest'ultima il carico totale dalla partenza alla bandiera a scacchi supera quello della Superbike di 13 kg. Del tutto insignificanti le differenze nella forza g patita dai piloti delle due classi.





Velocità ridotta ad un terzo in 274 metri​

Delle 10 frenate dell'Autódromo Internacional do Algarve solo una è considerata altamente impegnativa per i freni mentre 4 sono di media difficoltà e le altre 5 sono light.

Così come per la MotoGP, la più impegnativa in assoluto è la prima curva, una delle più dure di tutto il Mondiale: le Superbike vi arrivano a 310 km/h e grazie all'uso dei freni perdono 202 km/h, scendendo così a 108 km/h in appena 274 metri. Per raggiungere questo risultato il pilota usa i freni per 4,8 secondi esercitando sulla leva del freno un carico di 6,5 kg. ​

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Brembo S.p.A. published this content on 27 September 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 28 September 2021 10:11:12 UTC.