Lo ha detto in un'intervista telefonica Matteo Tiraboschi, vice presidente esecutivo del gruppo che produce freni per case automobilistiche come Ferrari e Tesla oltre che per diverse scuderie di Formula Uno.

La società in una nota si è detta ottimista per il 2021 nonostante la persistente incertezza dovuta alla pandemia, citando il livello degli ordinativi e la saturazione della capacità produttiva con cui ha iniziato l'anno.

"Ma la situazione è liquida, non ci sentiremmo 'confident' a fare previsioni precise su tutto il 2021", ha detto Tiraboschi.

Brembo ha chiuso il quarto trimestre con un utile netto di 64,8 milioni di euro, in rialzo del 17,5%.

I ricavi sono saliti del 4,5% a 648,7 milioni di euro, con le vendite in India e in Cina in crescita a due cifre.

Secondo Tiraboschi la scarsità dei chip che ha colpito il settore auto globale sta influenzando i clienti di Brembo più negli Stati Uniti che in Europa, in particolare i produttori per il mercato di massa, costringendoli a ridurre i tassi di produzione.

"Finora l'impatto è stato marginale per noi, ci ha salvato il fatto che operiamo nell'alto di gamma, e penso che sarà così anche nel secondo trimestre", ha detto Tiraboschi, aggiungendo però che si tratta di un problema che il settore dovrà affrontare per tutto il 2021.

Il Cda ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,22 euro per azione.

(Giulio Piovaccari, Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Milano Sabina Suzzi)